A norma della riforma e dei decreti legislativi a essa collegati, infatti, la nuova sigla – che prende il posto della quasi omonima Aspi, varata nel 2012 dalla legge Fornero – sarebbe dovuta partire dallo scorso primo maggio, quando entrava a regime secondo le direttive nei testi di legge.
E invece, l’Inps ha avuto bisogno di altri 50 giorni per mettere a punto la macchina degli assegni di disoccupazione nell’era del Jobs Act, con una miriade di richieste effettuate nel frattempo. Secondo le prime rilevazioni dell’istituto di previdenza, infatti, sono oltre 200mila le domande già presentate per l’accesso alla prestazione. Nello specifico, rileva l’Inps, nel mese di maggio le domande inoltrate sono state poco meno di 70mila – 69.370 – mentre a giugno sono quasi raddoppiate con 136580 segnalazioni per richiedere la nuova Naspi.
Nonostante i numeri così elevati, l’ente previdenziale si dice certo di poter esaudire tutte le richieste pervenute in breve tempo: “Contiamo assolutamente nel mese di luglio di rientrare di questo periodo un po’ lungo utilizzato proprio per la complessità che la Naspi ha introdotto nei sistemi di calcolo”, ha sottolineato Luca Sabatini, direttore Prestazioni a sostegno del reddito dell’istituto guidato da Tito Boeri.
Cos’è la Naspi e a chi spetta
Platea. La nuova assicurazione sociale riguarda tutti coloro che abbiano perso il lavoro indipendentemente dalla loro volontà, ivi compresi i licenziati per ragioni di tipo disciplinare. Requisito minimo, 13 settimane di contribuzione nell’ultimo quadriennio oppure 30 giorni negli ultimi 12 mesi.
Come si compone l’assegno. Viene conferita una quota pari al 75% della retribuzione media degli ultimi 4 anni, entro un tetto di 1195 euro. A partire dal quarto mese, la prestazione scende del 3% ogni assegno.
Quanto dura. Viene erogata la Naspi per un periodo che corrisponde alla metà dei periodi retributivi riconosciuti negli ultimi quattro anni lavorativi: il massimo di due anni, dal 2017 passerà a 18 mesi.
La procedura telematica
Sono aperte dal 15 luglio 2015 le domande online per richiedere la Naspi in base ai requisiti sopra elencati. Per poter inoltrare domanda è necessario possedere il codice Pin del sito Inps, dopodiché si deve accedere all’area servizi online “Invio online domanda Naspi”.
Già 5mila domande sono state saldate il primo giorno di saldo.
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