Italicum, ok a un passo. I punti della nuova legge elettorale

Redazione 27/04/15
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Arriva oggi in aula alla Camera la nuova legge elettorale, l’Italicum. Sono ore decisive per l’approvazione definitiva del sistema che andrà a sostituire il Porcellum, o sarebbe meglio dire l’Italicum a seguito della bocciatura operata dalla Corte costituzionale sulla legge approvata nel 2005.

Dopo le polemiche delle settimane scorse riguardo la sostituzione dei membri Pd, dunque, si avvicina il momento della verità per l’esecutivo. Il premier Renzi non ha nascosto che, dovesse l’aula bloccare la legge elettorale, non esiterà a recarsi al Quirinale per rassegnare le dimissioni.

Non è escluso che, per ottenere l’agognata approvazione, il governo ponga la questione di fiducia sul voto, un episodio che sarebbe un inedito nella storia parlamentare della Repubblica, per l’esame di una legge elettorale-

Ecco i contenuti principali della nuova legge elettorale così come elencati nel dossier della Camera dei deputati:

 

  • la suddivisione del territorio nazionale, ai fini della presentazione delle liste di candidati, in 20 circoscrizioni elettorali, corrispondenti alle regioni, divise a loro volta in complessivi 100 collegi plurinominali. La determinazione dei collegi è disposta con un decreto legislativo del Governo, da emanare secondo i princìpi e i criteri direttivi stabiliti dalla legge ed entro il termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge stessa
  • nelle circoscrizioni Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, per le quali sono previste disposizioni specifiche, sono costituiti collegi uninominali;
  • l’attribuzione dei seggi alle liste avviene su base nazionale con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti
  • ai fini dell’attribuzione dei seggi, è prevista l’assegnazione di 340 seggi alla lista che ottiene, su base nazionale, almeno il 40 per cento dei voti validi; qualora nessuna lista raggiunga tale percentuale di voti, è previsto un turno di ballottaggio – ai fini dell’assegnazione di 340 seggi – tra le due liste che abbiano conseguito con il maggior numero di voti; è esclusa ogni forma di collegamento tra liste o di apparentamento tra i due turni di votazione
  • la c.d. soglia di sbarramento è pari al 3 per cento dei voti validi: tale è dunque la soglia minima necessaria, su base nazionale, affinché una lista possa accedere alla ripartizione dei seggi
  • la possibilità per l’elettore di esprimere fino a due preferenze, per candidati di sesso diverso tra quelli che non sono capolista: saranno infatti proclamati eletti dapprima i capolista nei collegi e, dopo di loro, i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze
  • con la finalità di promuovere le pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive i candidati dovranno essere presentati – in ciascuna lista – in ordine alternato per sesso; al contempo, i capolista dello stesso sesso non potranno essere più del 60 per cento del totale in ogni circoscrizione
  • nessuno può essere candidato in più collegi, neppure di altra circoscrizione, ad eccezione dei capolista, che potranno essere candidati, al massimo, in 10 collegi
  • sono stabilite modalità per consentire ai cittadini temporaneamente all’estero per motivi di studio, lavoro o cure mediche di votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero nonché agli elettori appartenenti alle Forze armate ed alle Forze di polizia, impegnati nelle missioni internazionali, di votare secondo le modalità che saranno definite di intesa tra i ministri competenti
  • le nuove disposizioni per l’elezione della Camera dei deputati di applicano a decorrere dal 1° luglio 2016

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QUI LA SCHEDA ELETTORALE DELL’ITALICUM

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