Buongiorno, avrei un quesito da porre. Ho avuto modo di leggere il vostro post inerente i benefici fiscali spettanti per le spese sostenute per le persone diversamente abili. Mio nonno, di 88 anni, vive in casa con me e i miei genitori, purtroppo ha il morbo di Parkinson, la malattia è degenerata a tal punto che ora, per permettergli di fare le scale, dovremo installare una pedana mobile motorizzata. Riguardo a questo, è possibile avere maggiori delucidazioni circa le detrazioni ed eventuali contributi? Ringrazio fin da ora. (Giulio P. – Bologna)
I PUNTI A CUI RISPONDERE
Le spese sostenute per l’installazione di montascale meccanici al fine di permettere agevoli spostamenti di persone diversamente abili sono spese detraibili, così come evidenziato nella risposta dal titolo “disabilità e benefici fiscali” e reperibile al seguente link https://www.leggioggi.it/2015/03/18/disabilita-benefici-fiscali/.
Rimandiamo pertanto ai dettagli della risposta fornita al quesito circa le detrazioni in genere, riservando un maggiore dettaglio alla risposta da fornire al Sig. Giulio, per quel che riguarda le opere da effettuare in casa per l’installazione di tali macchinari, i quali si configurano come INTERVENTI PER L’ABBATIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE IN FAVORE DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI.
RISPOSTA
Affrontiamo di seguito la risposta al quesito articolandola come segue:
- Detrazione spettante per la spesa sostenuta,
- IVA agevolata spettante per l’acquisto,
- Interventi effettuabili nelle parti condominiali,
- Contributi concessi in favore di interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche.
- Detrazione spettante per la spesa sostenuta
La norma prevede che per le spese finalizzate alle ristrutturazioni abitative e all’abbattimento di barriere architettoniche (tramite opere murarie che facilitano l’installazione dei c.d. montascale o miniascensori) spetti, a colui che le sostiene, una detrazione ai fini Irpef, la quale dal 36% è passata al 50%.
L’agevolazione è valida fino al 31 Dicembre 2015, dopodiché passerà per gli anni a venire al 36%.
Detrazioni Dall’imposta lorda il contribuente potrà detrarre:• L’importo pari al 19% della intera spesa sostenuta, con le stesse modalità con cui si detraggono le spese mediche, nonchè• L’importo pari al 50%(nei prossimi anni 36%) della spesa sostenuta fino ad un massimale di 96.000€ per singola unità immobiliare, come previsto dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986. La detrazione del 50% (precedentemente fissata al 36% fino a un massimale di 48.000€) è in vigore dal 26 giugno 2012 e sarà applicabile sino al 31 dicembre 2015) essenziale è corrispondere al fornitore il pagamento mediante “Bonifico per ristrutturazione” (si consiglia di ricordarlo all’operatore che effettua il pagamento allo sportello, presso la banca di fiducia) PENA IL VENIR MENO DEL BENEFICIO DELLA DETRAZIONE |
La detrazione IRPEF può essere invece usufruita da qualsiasi contribuente, indipendentemente dal suo stato di salute, che installi un montascale o un miniascensore, in un immobile di proprietà o detenuto ad altro titolo (uso, usufrutto, abitazione, locazione, comodato), purché situato in Italia. Non è necessario avere residenza nell’immobile nel quale viene realizzato l’impianto, né che sia di proprietà. È possibile usufruire della detrazione anche da chi occupa l’immobile a titolo di locazione o comodato o dal familiare convivente.
- IVA agevolata spettante per l’acquisto
Sull’acquisto effettuato relativamente a montascale o miniascensori, spetta un’IVA agevolata al 4% in luogo del 22%, dietro presentazione di tutta la documentazione necessaria emessa dagli Enti sanitari, ai fini della L. 104/92 ed al fine di dimostrare la condizione di diversamente abile di colui che fruirà del macchinario da installare (maggiori dettagli sempre reperibili al link https://www.leggioggi.it/2015/03/18/disabilita-benefici-fiscali/)
- Interventi effettuabili nelle parti condominiali
Nel caso di fornitura di montascale o miniascensori da installare su parti comuni di edifici condominiali il soggetto legittimato ad eseguire i lavori e ad usufruire della detrazione di imposta è esclusivamente il condominio.
In questo caso la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile e derivante da tabella millesimale, a condizione che quest’ultima sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Occorreranno:
• predisposizione di una delibera assembleare dalla quale risulti il parere favorevole dei condomini, secondo le maggioranze previste dal Codice Civile, all’esecuzione dei lavori ed eventuale ripartizione della spesa tra i soli condomini che la sostengono
• predisposizione, da parte dell’Amministratore, della tabella di ripartizione della spesa in base ai millesimi di proprietà. Nel caso in cui solo una parte dei condomini partecipino alla spesa, l’Amministratore dovrà predisporre un’apposita tabella riferita al singolo intervento oggetto della delibera.
• emissione delle fatture a nome del condominio
• pagamento dei lavori mediante apposito bonifico bancario “per ristrutturazione” da parte del condominio.
- Contributi concessi in favore di interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche
La legge n° 13/1989 prevede fondi per finanziare l’installazione di poltroncine montascale di piattaforme montascale e piattaforme elevatrici. Lo Stato concede contributi erogati tramite la Regione per l’abbattimento delle barriere architettoniche al domicilio del disabile o nei Centri per disabili. Si consiglia pertanto a tutti coloro che ne avessero necessita di rivolgersi ad un Patronato, al fine di poter presentare le opportune istanze e richieste di contributo.
Legge 9 gennaio 1989, n. 13“Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.”(Pubblicata nella G. U. 26 gennaio 1989, n. 21)
1. 1. I progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici, ovvero alla ristrutturazione di interi edifici, ivi compresi quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata, presentati dopo sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge sono redatti in osservanza delle prescrizioni tecniche previste dal comma 2. 2. 1. Le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni da attuare negli edifici privati dirette ad eliminare le barriere architettoniche di cui all’articolo 27, primo comma, della legge 30 marzo 1971, n. 118, ed all’articolo 1, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, n. 384, nonché la realizzazione di percorsi attrezzati e la installazione di dispositivi di segnalazione atti a favorire la mobilità dei ciechi all’intemo degli edifici privati, sono approvate dall’assemblea del condominio, in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo e terzo comma, del codice civile. 3. 1. Le opere di cui all’articolo 2 possono essere realizzate in deroga alle norme sulle distanze previste dai regolamenti edilizi, anche per i cortili e le chiostrine interni ai fabbricati o comuni o di uso comune a più fabbricati (2). (2) Si ricorda che il comma è stato cosí sostituito dall’art. 1 della Legge 27 febbraio 1989, n. 62 (G.U. 27 febbraio 1989, n. 48). 4. 1. Per gli interventi di cui all’articolo 2, ove l’immobile sia soggetto al vincolo di cui all’articolo 1 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, le regioni, o le autorità da esse subdelegate, competenti al rilascio dell’autorizzazione di cui all’articolo 7 della citata legge, provvedono entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione della domanda, anche impartendo, ove necessario, apposite prescrizioni. 5. 1. Nel caso in cui per l’immobile sia stata effettuata la notifica ai sensi dell’articolo 2 della legge 1° giugno 1939, n. 1089, sulla domanda di autorizzazione prevista dall’articolo 13 della predetta legge la competente soprintendenza è tenuta a provedere entro centoventi giorni dalla presentazione della domanda, anche impartendo, ove necessario, apposite prescrizioni. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 4, commi 2, 4 e 5. 6. 1. L’esecuzione delle opere edilizie di cui all’articolo 2, da realizzare nel rispetto delle norme antisismiche e di prevenzione degli incendi e degli infortuni, non è soggetta all’autorizzazione di cui all’articolo 18 della legge 2 febbraio 1974, n. 64. 7. 1. L’esecuzione delle opere edilizie di cui all’articolo 2 non è soggetta a concessione edilizia o ad autorizzazione. Per la realizzazione delle opere interne, come definite dall’articolo 26 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, contestualmente all’inizio dei lavori, in luogo di quella prevista dal predetto articolo 26, l’interessato presenta al sindaco apposita relazione a firma di un professionista abilitato. 8. 1. Alle domande ovvero alle comunicazioni al sindaco relative alla realizzazione di interventi di cui alla presente legge, è allegato certificato medico in carta libera attestante l’handicap e dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 4 della legge 4 gennaio 1968, n. 15, dalla quale risultino l’ubicazione della propria abitazione, nonché le difficoltà di accesso. 9. 1. Per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, anche se edibiti a centri o istituti residenziali per l’assistenza ai soggetti di cui al comma 3, sono concessi contributi a fondo perduto con le modalità di cui al comma 2. Tali contributi sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, al centro o istituto o al portatore di handicap (3). 10. 1. E’ istituito presso il Ministero dei lavori pubblici il Fondo speciale per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati. 11. 1. Gli interessati debbono presentare domanda al sindaco del comune in cui è sito l’immobile con indicazione delle opere da realizzare e della spesa prevista entro il 1° marzo di ciascun anno. 12. 1. Il Fondo di cui all’articolo 10 è alimentato con lire 20 miliardi per ciascuno degli anni 1989, 1990 e 1991. Al predetto onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1989-1991, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l’anno 1989 all’uopo utilizzando l’accantonamento “Concorso dello Stato nelle spese dei privati per interventi volti al superamento delle barriere architettoniche negli edifici” per lire 20 miliardi per ciascuno degli anni 1989, 1990 e 1991. |
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