Saranno infatti due gli scrutini in programma, a differenza di quello “di riscaldamento” avvenuto ieri pomeriggio. A partire da ora, infatti, si fa sul serio e gli scrutini in calendario saranno due al giorno, per esattezza alle 9 il primo e alle 15 il secondo.
Ieri, la giornata chiave: il Pd di Matteo Renzi ha proposto il nome di Sergio Mattarella, presentandolo come candidato unico del Partito democratico. ECCO CHI E’
Dopo il discorso del presidente del Consiglio all’assemblea dei grandi elettori dem, si sono alzate tutte le mani e le deleghe dei rappresentanti Pd, per sostenere il nome del giudice costituzionale.
All’annuncio di Renzi, sono seguite ore di incertezza nel centrodestra, con particolarmente indispettiti gli esponenti di Ncd, la formazione fuoriuscita da Forza Italia che sostiene il governo e presenta alcuni ministeri. Silvio Berlusconi ha ribadito il no secco al nome di Mattarella, ma in un incontro con gli elettori di centrodestra ha comunque ribadito la decisione del suo gruppo parlamentare di votare scheda bianca. Un modo, ha assicurato, per dichiarare la propria “non ostilità” al nome uscito dalla riunione Pd.
Cosa accadrà oggi
Salvo sorprese, anche le due votazioni in programma oggi dovrebbero concludersi in un nulla di fatto, dal momento che anche per il secondo e il terzo scrutinio il quorum per eleggere il nuovo Capo dello Stato rimarrà stabile ai due terzi dei votanti, cioè a 673 grandi elettori.
Facile, dunque, che sulle schede tornino i nomi di Stefano Rodotà – votato dagli ex 5 Stelle – di Ferdinando Imposimato – candidato grillino – di Emma Bonino – sostenuta dai Radicali e socialisti – più Luciana Castellina, candidata di bandiera di Sel.
Domani, quindi, quando sarà svolta la quarta sessione di voto, si inizierà a fare sul serio e sarà l’ora della verità per Mattarella: se attorno al suo nome dovessero confluire non solo i voti del Pd, ma anche quelli – già annunciati – di Sel, più qualche ripensamento all’interno dei centristi e un sostegno a sorpresa anche tra i grillini, allora Giorgio Napolitano avrà finalmente un successore.
Il vero rebus è cosa deciderà il MoVimento 5 Stelle d’ora in avanti. Continuerà a votare Imposimato, oppure opterà per Prodi, secondo classificato alle Quirinarie, o, in alternativa, sottoporrà il nome di Mattarella agli iscritti sul blog di Grillo? Dalla decisione dei 5 Stelle potrebbe dipendere l’elezione del giudice costituzionale e la maggioranza con cui entrerà al Quirinale.
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