Si preannuncia una nuova battaglia in Senato sulla finanziaria, dopo che la riforma del lavoro ha attirato su di sé aspre critiche, con ipotesi di scissione che hanno circolato all’interno del Partito democratico.
Ora, la nuova partita è dunque sulla legge di stabilità arrivata al Senato, con la minoranza Pd che si è scontrata con il premier Renzi già pronta a un nuovo round in opposizione al governo.
Adesso, però, il mirino si sposta dall’articolo 18 ai nuovi capitoli, che si chiamano innanzitutto pensioni, local tax, tagli agli enti locali e via dicendo.
Tutte misure che sono state inserite nel testo della finanziaria nel corso del primo passaggio alla Camera o che, come nel caso dell’unificazione Imu-Tasi, arriveranno nel corso del secondo “giro” al Senato.
Il primo via libera è arrivato domenica 30 novembre a Montecitorio, dopo un triplice voto di fiducia che ha fatto avanzare il procedimento di approvazione del ddl in maniera forzata, grazie a un testo blindato che il govenro ha reso impossibile modificare con la questione di fiducia.
Ora, il copione potrebbe ripetersi a palazzo Madama, anche se i numeri più risicati e le fibrillazioni già annunciate prevedono un nuovo muro contro muro tra fedeli alla linea del premier e dissidenti dell’ala radicale.
Le novità principali nel testo approvato
Cambia il bonus bebè. Vengono stanziati 80 euro al mese per 3 anni per bambini nati o adottati entro il 31 dicembre 2015 riservato a famiglie con tetto Isee pari a 25mila euro annui.
Ebook. Sì all’Iva al 4% sugli ebook
Misure antiebola. 10 milioni di euro (metà nel 2015 e metà entro il 2017) destinati a sorveglianza e contrasto di malattie infettive
Aumento della tassazione sulla previdenza integrativa a partire dal 2015; compensazione sulle cartelle esattoriali allargata a tutto il 2015.
VAI AL TESTO UFFICIALE DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2015 APPROVATO ALLA CAMERA
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