E non è tutto: qualora si usufruisca di finanziamenti bancari, i nuovi imprenditori potranno appoggiarsi alla nuova Sabatini prevista a norma del decreto del Fare 2013, approvato, invece, dal governo Letta.
Come ottenere le agevolazioni
Sono diversi i requisiti per accedere al credito d’imposta concesso dal decreto 91. Innanzitutto, l’investimento deve essere destinato a beni strumentali con valore superiore a 10mila euro.
In aggiunta, gli acquisti che si intendono far ricadere sotto il credito governativo dovranno essere effettuati in una data compresa tra il 25 giugno 2014 e il 30 giugno 2015. Sono incluse le nuove attività imprenditoriali che siano sorte dopo la data di concessione delle agevolazioni.
Come funziona il credito
La concessione inserita dal governo nel decreto 91 comporta una riduzione del carico fiscale del 15% per quelle imprese che investano in beni strumentali nel periodo indicato, per la frazione che travalica la media dei cinque esercizi di bilancio antecedenti.
Questo, per le attività già esistenti. Diversamente, per coloro che intendano avviare una nuova azienda in questa fase di agevolazione, il regime diventa ancora più vantaggioso, dal momento che si potrà detassare l’intero esborso per i macchinari.
Una volta ottenuto il beneficio fiscale, si potrà utilizzare il netto per la compensazione di debiti tributari o contributivi in F24, secondo la scansione di tre rate annuali a partire dal secondo anno a quello successivo all’investimento. In pratica, se un’impresa acquista i macchinari nel 2015, potrà tagliare il credito a partire dal 2017.
La strumentazione che può ricadere nelle agevolazioni del credito d’imposta è descritta nella divisione 28 della Tabella Ateco 2007. E’ possibile cumulare il credito con l’agevolazione Ace per la ricapitalizzazione e con ila Nuova legge Sabatini varata nel 2013 con il contributo in conto interessi e la possibilità di attingere a un fondo specifico di garanzia.
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