Il provvedimento verrà presentato insieme dalla presidenza del Consiglio e dal ministero delle Infrastrutture, in quello che dovrebbe essere il Cdm più esplosivo dell’anno, con ben tre riforme attesissime a uscire allo scoperto: il decreto in questione, la riforma della giustizia e, infine, la riforma della scuola.
In questi giorni, le indiscrezioni sul contenuto del provvedimenti si sono incrociate con le dichiarazioni dei ministri, ospiti, in ordine sparso, al meeting riminese di Comunione e Liberazione. Tra questi, anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il quale ha parlato del problema coperture che affliggerebbe il decreto in uscita, rassicurando in primis gli operatori dell’edilizia.
A questi ultimi, infatti, è destinata gran parte dello sblocca Italia, con la conferma del bonus fiscale per chi compra una casa direttamente dai costruttori, così come emerso nei giorni scorsi con i primi dettagli del testo ormai messo a punto.
Secondo quanto si legge nella bozza, infatti, viene previsto un risparmio sull’Irpef del 15% per chi compra un immobile e poi lo mette in affitto a canone concordato con regime di cedolare secca per un minimo di otto anni. La misura resterà in vigore, se approvata, fino a tutto il 2017.
Ancora, una conferma è la proroga del bonus mobili e di quello per la riqualificazione energetica degli edifici, che verranno mantenuti al massimo anche nell’arco di tutto il 2015
Le altre misure contenute nello sblocca Italia
Partecipate. Viene promossa la quotazione delle municipalizzate, per ridurre eventuali sprechi e avere bilanci più definiti degli esercizi. Oltretutto, verranno tagliate quelle realtà ritenute non essenziali (l’obiettivo di Cottarelli sarebbe ridurre il numero da 8mila a sole mille).
Enti locali. Viene istituito il regolamento edilizio unico, che varrà per tutti i Comuni italiani e potrà essere rettificato entro una settimana in caso di parere negativo in sede di conferenza.
Cantieri. Dovrebbe partire il cantiere dell’Alta velocità tra Napoli e Bari, così come a Palermo e Catania, con il provvigionamento di 4 miliardi di euro, prelevati, per la maggior parte dal fondo di coesione da qui al 2020.
Altre misure. Nel testo, interventi sono dedicati alla banda larga, al dissesto idrogeologico, al demanio, alla Cassa depositi e prestiti e al Made in Italy.
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