In sostanza, tra poco più di tre mesi, saranno ben otto i Tribunali amministrativi regionali a chiudere i battenti se la riforma della pubblica amministrazione non dovesse venire modificata nei passaggi parlamentari.
Secondo quanto espresso nel decreto approvato in Consiglio dei ministri, dovrebbero essere le seguenti otto sezioni distaccate dei Tar a venire soppresse dalla legge Renzi-Madia, che ha ricevuto l’ok del governo lo scorso venerdì 13 giugno:
Brescia
Parma
Pescara
Latina
Salerno
Lecce
Reggio Calabria
Catania
Come si evince, l’unica sede che al momento non rischierebbe la chiusura, è proprio quella di Bolzano, dunque la sola appartenente a una città diversa dal capoluogo regionale destinata a rimanere in funzione.
Entro il prossimo 15 settembre andrà adottato un apposito Dpcm che dovrà fissare modalità e scadenze per il trasferimento degli atti dalle sezioni Tar distaccate a quelle centrali nelle regioni di riferimento, dunque Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia.-
A partire dal primo ottobre, nelle otto regioni interessate tutte le vertenze ancora in attesa di giudizio dovranno, dunque, essere trasferite al Tribunale amministrativo del capoluogo, che dunque si troverà a dover gestire un carico di molto superiore a quanto affrontato, con fatica, fino a oggi.
DL Pubblica Amministrazione
Titolo I – Misure urgenti per l’efficientamento della PA e per il sostegno dell’occupazione (…)
Capo II – Misure in materia di organizzazione della PA (…)
art. 18
(Soppressione di enti e uffici)
(…)
2. A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale. Resta ferma la sezione autonoma per la Provincia di Bolzano. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 15 settembre 2014, sono stabilite le modalità per il trasferimento del contenzioso pendente presso le sezione soppresse, nonchè delle risorse umane e finanziarie, al tribunale amministrativo della relativa regione. Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, i ricorsi sono presentati presso la sede centrale del tribunale amministrativo regionale.
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