In questa campagna elettorale per le europee, i temi dell’agenda Ue sono rimasti, come d’abitudine, ai margini nel dibattito italiano. A farla da padrone, come al solito, è lo scontro tra i personaggi politici più in vista, in primis lo stesso presidente del consiglio e il leader del MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo, con, subito dietro, il mai domo Silvio Berlusconi, al vertice della “sua” Forza Italia.
Ma, come si diceva, domenica 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento europeo. Una chiamata, quella di domenica prossima, che assume ancora maggiore significato dal momento che per l aprima volta gli eletti a Strasburgo eleggeranno direttamente il presidente della Commissione europea.
Il Partito democratico, come noto, appoggia il politico tedesco Martin Schulz per occupare lo scranno che fino al 2004 fu di Romano Prodi e poi di Manuel Barroso.
Ma vediamo, in sequenza, i punti principali del programma del Pd per le europee 2014:
LAVORO
La Garanzia Giovani va estesa ai disoccupati sotto i 30 anni
piano di investimento di 582 milioni di euro in trasporti rispettosi dell’ambiente
aumentare il peso dell’industria nell’economia europea dal 15% al 20%
aumentare il peso dell’industria nell’economia europea dal 15% al 20%
dedicare il 2% del PIL all’insegnamento superiore e il 3% alla ricerca e innovazione
eliminare i contratti a zero ore e gli stage non remunerati
entro il 2025 un salario minimo garantito nazionale
ECONOMIA
riforma della Banca centrale europea
creare una riserva finanziaria di circa l’1% del Pil europeo
‘Patto del progresso sociale’ (Social Compact) che integri il ‘Patto di Stabilità e crescita’ (Fiscal Compact)
creazione di un Fondo europeo per gli investimenti
SOCIETA’
spendere meglio i fondi che l’Europa mette a disposizione
benefit per i disoccupati a breve termine
garanzia dell’accesso universale alle cure mediche
ridurre il gender pay gap del 2% l’anno
IMMIGRAZIONE
trasformazione di Frontex in un vero corpo europeo di guardie di frontiera
ius soli europeo
AGENDA DIGITALE
Revisione del copyright in Europa
neutralità della rete
sostegno alle start-up
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