Sono state approvate dal Parlamento Europeo in seduta plenaria il 15 gennaio scorso. Ricordo che gli Stati membri hanno la facoltà di decidere se rendere vincolanti, in sede di recepimento, le principali prescrizioni contenute.
Le direttive si riferiscono al settore degli appalti pubblici in generale, degli appalti per servizi nei settori acqua, energia, trasporti e servizi postali e dei contratti di concessioni pubbliche.
I nuovi testi rivestono un ruolo importante perchè per la prima volta vengono sono stabilite norme comuni per l’Unione Europea in materia di appalti. Scopo di ciò è promuovere una concorrenza leale e garantire il miglior rapporto qualità-prezzo, introducendo regole e criteri di aggiudicazione capaci di contrastare le diverse forme di dumping sociale e favorendo processi produttivi innovativi e rispettosi dell’ambiente.
Adesso le direttive entreranno in vigore ad aprile e gli Stati membri avranno dunque tempo fino ad aprile 2016 per recepirle.
Tra le principali misure, si segnalano:
– Nuovo criterio di “offerta economicamente più vantaggiosa” (MEAT) nella procedura di aggiudicazione
– Introdotti nuovi “partenariati per l’innovazione ” per rafforzare soluzioni innovative negli appalti pubblici
– Nuovo “documento unico europeo di gara” standard, basato sull’autocertificazione
– Nuove norme per il subappalto e disposizioni più severe sulle ” offerte anormalmente basse” per combattere il dumping sociale
– Nessuna imposizione di privatizzazione delle imprese pubbliche che forniscono servizi al pubblico.
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