La linea generale, del governo Renzi, dunque, dovrebbe essere quella di esentare le aziende e gli enti al di sotto dei 10 dipendenti non dovranno adeguarsi alle nuove normative di registrazione dei rifiuti prodotti e/o trasportati, così come indicate dalla legge in vigore ufficialmente da ieri.
In questo modo, non appena il nuovo testo verrà ufficializzato e reso effettivo, a trovarsi obbligate ad adempiere alle istruzioni contenute nel Sistri saranno solo le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da attività agricole o agrindustriali, oppure quelle produttrici iniziali di rifiuti speciali pericolosi in comparto industriale, o operative negli ambiti di demolizioni, costruzioni o scavi, lavorazioni industriali, artigianali, attività commerciali di servizio o sanitaria.
Oltre a queste due macrocategorie, poi, vanno incluse tra i soggetti sottoposti al sistema del Sistri, anche gli enti e le aziende attive nello stoccaggio, o che siano presenti nell’intera filiera dei rifiuti in Campania, così come, da ultime, quelle impegnate nella pesca e acquacoltura, sempre al di sopra dei 10 dipendenti.
Per completare il quadro, va segnalato che, la scorsa settimana, il decreto Milleproroghe ha prolungato la contemporanea presenza dei due registri, quello elettronico e quello cartaceo, fino alla fine dell’anno, la medesima scadenza a cui è stato rinviato il margine di moratoria, che consentirà a produttori e trasportatori inadempienti di evitare sanzioni per tutto il 2014.
C’è poi, il pagamento del contributo annuale che, dalla fine di aprile, dovrebbe slittare al 30 giugno, mentre per la sostituzione degli apparecchi difettosi, basterà collegarsi al sito www.sistri.it, comunicando gli estremi per il pagamento: una procedura che il provvedimento in arrivo consiglia per tutti gli obblighi di informazione riguardo alla propria posizione con il Sistri.
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