Entra in vigore, dunque, il nuovo regime di coefficienti per valutare la rendita catastale su cui, poi, si vengono a basare le imposte sui fabbricati. “Aggiornamento dei coefficienti per la determinazione del valore dei fabbricati di cui all’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, agli effetti dell’imposta municipale propria (IMU) e del tributo per i servizi indivisibili (TASI), dovuti per l’anno 2014. (14A01391)”: questo il nome completo del provvedimento uscito in Gazzetta.
In attesa del disegno di legge sulla delega fiscale, insomma, vengono ridefiniti i coefficienti per il valore dei fabbricati sottoposti a tassazione.
All’interno del ddl sulla lotta all’evasione, infatti, è contenuta anche la riforma del catasto, che andrà inevitabilmente a incidere sul valore catastale degli edifici, modificando il criterio sul conteggio, dai vani ai metri quadri.
Il ddl delega fiscale, attualmente, si trova alla Camera per l’approvazione finale che, sbrigate le formalità di insediamento del nuovo esecutivo, dovrebbe avvenire entro marzo.
Vai al testo del decreto che ridefinisce i coefficienti Imu e Tasi
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