Nello specifico, a finire sotto le accuse dell’Organismo unitario dell’avvocatura, è stato il decreto ministeriale 180/2010, quello, per intenderci, dove sono segnate le linee guida per l’istituto della conciliazione. Si tratta, come si vede dalle date, di un provvedimento antecedente alla nuova formulazione della mediaizone nel decreto del Fare 2013.
Eppure, l’ok del Consiglio di Stato alle rimostranze dell’Oua è più che sufficiente per provocare una forte battuta d’arresto alla reintegrazione faticosa della conciliazione, così come enunciata dal governo Letta, a seguito anche degli accordi astretti con Consiglio nazionale forense e rappresentanti dell’avvocatura.
Anzi, secondo le prime reazioni, l’accoglimento del ricorso da parte Consiglio di Stato ha come effetto immediato la sospensione della mediazione obbligatoria, rovesciando, in questo modo, la decisione presa dal Tar del Lazio lo corso 4 dicembre, che aveva respinto il ricorso dell’Oua guidata da Nicola Marino.
“Il danno derivante dal mancato accesso al sistema di giustizia non è ristorabile”, con queste parole Maria Grazia Romeo, difensore Oua, ha sintetizzato la posizione dell’organismo, appoggiata dal Consiglio di Stato.
A questo punto, toccherebbe al Tar fissare un’udienza sull’argomento, e piuttosto in fretta, dal momento che, allo stato attuale, la mediazioe civile obbligatoria è di fatto sospesa. Le strade che potrebbe seguire il Tribunale amministrativo sono essenzialmente due: o respinger ancora una volta la posizione Oua, affermando l’insussistenza dei presupposti in materia di sospensione del regolamento, oppure mettere la questione, ancora una volta, nelle mani della Corte costituzionale.
“Al governo chiediamo di evitare di insistere con un sistema pensato male e realizzato peggio e di voltare pagina – dichiara il presidente marino – si punti su una rete di meccanismi di risoluzione delle controversie giudiziarie di qualità”.
NOTA DI RETTIFICA – RICEVIAMO IL TESTO DELL’ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO: LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA NON E’ AFFATTO SOSPESA
Abbiamo appena ricevuto il testo integrale dell’ordinanza del Consiglio di Stato. Nonostante le notizie diffuse in precedenza, il contenuto dell’ordinanza dimostra che la mediazione obbligatoria non é -allo stato- sospesa. Vai all’articolo di rettifica contenente il testo integrale dell’ordinanza del Consiglio di Stato.
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