Mediazione civile: spese, patrocinio, obbligo. Le ultime dal ministero

Redazione 07/01/14
Mediazione civile, continuano i chiarimenti del Ministero per favorire l’esercizio dell’istituto dopo il suo ritorno all’obbligatorietà stabilito con il decreto del Fare approvato a fine estate 2013.

Nel solco dei principi dettati dal testo che ripristina in vigore la mediazione obbligatoria per le controversie civili, le indicazioni ministeriali sono finalizzate a garantire l’efficacia e l’imparzialità dell’istituto, più volte al centro di focose polemiche tra i tantissimi professionisti forensi, e le altrettanto numerose figure lavorative emerse negli ultimi anni sulla scia dell’obbligatorietà, poi messa in discussione dalla famosa sentenza della Corte costituzionale.

Ora, dunque, con la mediazione tornata obbligatoria, ma con molti paletti, fino al 2016, data al cui termine verrà svolto un esame per misurare il reale impatto della conciliazione 2.0, arrivano le ultime istruzioni operative.

Innanzitutto, si cerca di chiarire le modalità di svolgimento di formazione e tirocini collegati, soprattutto ai fini della quota minima di aggiornamento richiesto ogni 24 mesi, e per la conferma degli aspiranti mediatori nelle liste ministeriali, anche nel periodo in cui, come detto, l’istituto era stato reso facoltativo dalla pronuncia della Consulta.

Quindi, sempre con riferimento alle ultime direttive del ministero della Giustizia, viene ribadita la necessità di poter garantire l’imparzialità degli enti deputati allo svolgimento della mediazione, esigenza che va di pari passo con la verifica, caso per caso, delle sedi fisiche in cui la mediazione viene effettivamente svolta, tematica di tutt’altro che facile risoluzione, dal momento che si tratta spesso di luoghi dove vengono svolte altre mansioni. Nello specifico, poi, la competenza territoriale riprende la circoscrizione del tribunale competente a livello territorialmente la domanda di mediazione andrà presentata all’ente accreditato nella sede principale o secondaria del giudice naturale.

Le ultime istruzioni del ministero hanno inoltre ribadito il costo di 40 euro più Iva per il primo incontro di avvicinamento tra le parti, che andranno pagate anche se il tentativo dovesse concludersi in un nulla di fatto. 

In aggiunta, la presenza degli avvocati viene ritenuta essenziale per le controversie che ricadano nelle categorie dove è prevista obbligatoriamente una prova di conciliazione, allo stesso modo in cui viene contemplata la possibilità di accedere a patrocinio gratuito per chi rientri nei requisiti previsti dalla legge. Assolutamente vietati, comunque, sconti  o prezzi di favore tra organismi e patrocinatori nei riguardi di solo una delle parti in causa. Ogni agevolazione, se concessa, andrà riconosciuta a tutti gli attori presenti al tavolo.

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