Oggi, dunque, riparte l’analisi degli emendamenti presentati al disegno di legge arrivato in Commissione Bilancio, dopo l’ok in poche ore ottenuto al Senato sul maxiemendamento che avrà sicuramente diverse e importanti modifiche.
La scorsa settimana, al termine per la presentazione degli emendamenti, il contatore delle proposte di modifica si è arrestato a quota 3mila e 300: una cifra quasi equivalente al record di variazioni proposte al Senato che, poi, avevano prodotto quasi un nulla di fatto, con la commissione incapace di trovare l’accordo su un testo definitivo da portare in aula. Così, era toccato al governo imporsi e mettere la fiducia su un testo che, ora, subirà profonde rivisitazioni.
Nelle ultime ore, è arrivato l’annuncio del vice ministro dell’Economia Stefano Fassina a rincuorare una categoria troppo a lungo ignorata nelle priorità dell’esecutivo: gli esodati. Secondo le anticipazioni del numero due del Tesoro, infatti, sarebbe in preparazione un emendamento diretto ad aumentare le risorse destinate ai non salvaguardati nel 2014, per coloro che, nei prossimi dodici mesi “resteranno senza pensione e senza stipendio”, ha dichiarato l’esponente Pd.
Una novità a lungo implorata dalle migliaia e migliaia di lavoratori o ex dipendenti che, improvvisamente, si sono trovati sprovvisti di copertura previdenziale per effetto della rivoluzione arrivata con la legge Fornero nel dicembre 2011. Centinaia di migliaia i contribuenti esposti al rischio di estromissione, alcune decine di migliaia quelli che i vari decreti dei governi Monti e Letta hanno finora tratto in salvo.
Novità importanti, nella legge di stabilità, sono attese anche sul versante delle pensioni, dove la mancata indicizzazione piena degli assegni uscita nel testo del maxiemendamento, non soddisfa affatto i destinatari delle prestazioni Inps e le associazioni di rappresentanza.
Nel frattempo, una modifica importante, e implorata da migliaia e migliaia di studi professionali, è quella che allontana di un anno l’obbligo di dotazione, per avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti in proprio, di terminale per i pagamenti elettronici.
La legge avrebbe dovuto entrare in vigore a partire dal prossimo primo gennaio 2014, ma slitterà al 2015: sicuramente, hanno influito nelle decisioni della maggioranza le accese proteste delle sigle di riferimento, che hanno denunciato come l’introduzione dei Pos negli studi professionali avrebbe prodotto un aggravio per i titolari, senza assicurare una comodità per i clienti, dal momento che i pagamenti sarebbero stati bloccati al tetto di mille euro, con esclusione, oltretutto, del circuito di carte di credito.
Infine, altra novità importante che è stata inserita in legge di stabilità, è quella che promette di destinare il 50% dei proventi delle contravvenzioni stradali alla manutenzione delle carreggiate sotto gestione Anas.
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