Disponibile online sul portale Inps una nuova pagina dedicata all’indennità di malattia e alle visite mediche di controllo per i lavoratori dipendenti e gli iscritti alla Gestione Separata. Tutela economica in caso di malattia, regole sui controlli fiscali, sanzioni, domande: sono tutte informazioni messe a disposizione in questa sezione, sempre consultabile.
Le visite di controllo medico-fiscale sono infatti un aspetto cruciale del sistema di verifica dell’Inps: servono ad accertare l’effettiva incapacità temporanea al lavoro del dipendente. I lavoratori sono tenuti a rispettare precisi orari di reperibilità in malattia, per consentire il controllo medico, che può avvenire sia su richiesta del datore di lavoro che d’ufficio da parte dell’Inps. In caso di assenza ingiustificata, sono previste sanzioni che possono arrivare alla sospensione o alla revoca dell’indennità.
Attingendo dalla sezione dedicata, ecco i dettagli utili sia ai lavoratori dipendenti sia a quelli iscritti alla gestione separata, entrambi coperti dall’indennità di malattia Inps (e quindi tenuti al rispetto delle regole).
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Indice
Indennità di malattia Inps per dipendenti
L’indennità di malattia è una prestazione economica erogata dall’Inps ai lavoratori dipendenti che, a causa di un evento morboso, si trovano temporaneamente impossibilitati a svolgere la propria mansione. La classica influenza ne è un esempio. Questo strumento di tutela garantisce un supporto economico durante il periodo di assenza dal lavoro, coprendo in parte la perdita di reddito subita dal lavoratore.
Per poter beneficiare dell’indennità, il lavoratore deve possedere specifici requisiti e appartenere a determinate categorie. Tra i destinatari della prestazione rientrano:
- Operai del settore industria;
- Operai e impiegati del settore terziario e servizi;
- Lavoratori agricoli con contratto subordinato;
- Apprendisti, che maturano il diritto nei limiti previsti dal contratto collettivo;
- Disoccupati e lavoratori sospesi, purché il rapporto di lavoro sia cessato da non oltre 60 giorni;
- Lavoratori dello spettacolo, purché rispettino i requisiti di contribuzione previsti dall’INPS;
- Lavoratori sportivi subordinati, sia dilettanti che professionisti, iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Sportivi;
- Lavoratori marittimi, per i quali esistono specifiche disposizioni consultabili in una sezione dedicata del sito INPS.
NON rientrano nella copertura per malattia alcune tipologie di lavoratori, tra cui
- collaboratori familiari (colf e badanti);
- impiegati dell’industria;
- quadri (industria e artigianato);
- dirigenti;
- portieri;
- lavoratori autonomi.
Quanto spetta ai dipendenti: percentuali di indennità
Il pagamento dell’indennità è soggetto a regole specifiche, che variano in base al settore di appartenenza e alla tipologia di contratto del lavoratore. L’Inps copre generalmente solo una parte della retribuzione, mentre il restante importo può essere integrato dal datore di lavoro, se previsto dal contratto collettivo applicato.
Il calcolo della quota parte Inps si calcolo in percentuali, differenziate in base alla durata dell’assenza e alla categoria professionale di appartenenza.
Importi per i lavoratori dipendenti
In via generale, l’indennità di malattia per i lavoratori dipendenti è calcolata sulla base della retribuzione media giornaliera (RMG) e viene corrisposta nelle seguenti misure:
- 50% della retribuzione dal 4° al 20° giorno di malattia;
- 66,66% della retribuzione dal 21° al 180° giorno.
Percentuali che però variano in base alla tipologia di lavoro. Nella pagina dedicata all’indennità di malattia Inps sono specificate tutte le eccezioni.
Dipendenti in malattia: le fasce di reperibilità Inps
Per verificare la reale incapacità temporanea al lavoro, l’Inps può disporre controlli medici domiciliari durante il periodo di malattia. Il lavoratore è quindi tenuto a rispettare le fasce di reperibilità, durante le quali deve essere presente al proprio domicilio per consentire l’eventuale visita del medico fiscale. Si può anche comunicare all’Inps il cambio indirizzo di reperibilità, qualora il dipendente si debba far trovare in un luogo diverso da quello comunicato in precedenza all’istituto.
Le fasce orarie di reperibilità sono le stesse per tutti i giorni della settimana, compresi sabato, domenica e festivi:
- Mattina: dalle 10:00 alle 12:00
- Pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00
Ricordiamo che non è più prevista la differenziazione tra dipendenti pubblici e statali. A seguito di una sentenza del Tar del Lazio, che aveva dichiarato incostituzionali le fasce orarie diverse tra settore statale e privato, l’Inps si è adeguata, uniformando gli orari di reperibilità per le visite fiscali.
L’assenza ingiustificata alla visita fiscale
Come detto il dipendente in malattia deve essere reperibile per eventuali controlli per tutto il periodo in cui percepisce l’indennità di malattia. L’assenza ingiustificata alla visita di controllo comporta sanzioni economiche, che possono ridurre o azzerare l’indennità di malattia:
- Prima assenza non giustificata: perdita dell’indennità per un massimo di 10 giorni di calendario dall’inizio della malattia.
- Seconda assenza non giustificata: decurtazione del 50% dell’indennità per il restante periodo di malattia.
- Terza assenza non giustificata: perdita totale dell’indennità a partire dalla data dell’ultima assenza.
Indennità di malattia iscritti alla Gestione separata Inps
L’INPS riconosce l’indennità di malattia ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata, così come previsto dall’articolo 8, comma 10, della legge 81/2017, e l’indennità per degenza ospedaliera. Queste misure di tutela economica sono destinate a chi, per motivi di salute, si trova temporaneamente impossibilitato a svolgere la propria attività lavorativa.
Per poter beneficiare di questa prestazione, il lavoratore deve soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere iscritto alla Gestione Separata dell’INPS (articolo 2, comma 26, legge 335/1995);
- Non essere titolare di pensione;
- Non essere iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria, come quelle riservate ai lavoratori dipendenti o ad altre categorie professionali con specifici enti previdenziali.
Per questi lavoratori cambiano però le regole di calcolo indennità di malattia, che viene corrisposta nella misura dell’8%, 12% e 16% dell’importo calcolato:
- dividendo per 365 il massimale contributivo previsto nell’anno di inizio della malattia;
- in base ai contributi versati nei 12 mesi precedenti la malattia:
- 8%, da uno a quattro mesi;
- 12%, da cinque a otto mesi;
- 16%, da nove a 12 mesi.
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Richiedere l’indennità di malattia Inps
Per richiedere l’indennità di malattia all’Inps occorre anzitutto mettersi in malattia. Le modalità sono diverse tra dipendenti e iscritti alla Gestione separata.
DIPENDENTI
Per avere diritto all’indennità, il lavoratore deve farsi rilasciare il certificato di malattia dal medico curante che provvede a trasmetterlo telematicamente all’INPS.
Con il certificato telematico, il lavoratore è esonerato dall’obbligo di invio dell’attestato al proprio datore di lavoro, che potrà riceverlo e visualizzarlo tramite i servizi messi a disposizione dall’INPS.
Nei casi eccezionali in cui la trasmissione telematica non è possibile, il lavoratore deve farsi rilasciare dal medico curante il certificato di malattia in modalità cartacea.
GESTIONE SEPARATA
Le cose cambiano un po’ per i lavoratori iscritti alla gestione separata Inps. Per avere diritto all’indennità, il lavoratore deve farsi rilasciare il certificato di malattia dal medico curante che provvede a inviarlo online all’INPS.
Per l’erogazione della prestazione economica di malattia è possibile presentare la domanda mediante il servizio INPS dedicato.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per maggiori dettagli consultare la pagina dedicata indennità di malattia e alle visite mediche di controllo.