Il provvedimento è stato firmato dal premier e il testo pubblicato sul sito del Governo.
Ristoranti chiusi a mezzanotte, si consuma solo al tavolo dalle ore 18 e sono salve palestre e piscine, che restano aperte (nonostante le ipotesi iniziali di chiusura), ma con la deadline di 7 giorni per mettersi in regole con i protocolli di sicurezza. Stop anche a fiere locali, sagre e congressi. ma non solo.
Nella prima versione del Dpcm si dava anche potere ai sindaci di fermare la movida dopo le 21, qualora la situazione assembramenti fosse degenerata.
Cosa che ha scatenato l’ira dei sindaci: “Il governo, senza nemmeno affrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in un Dpcm una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica. Questo non lo accettiamo”, ha dichiaratoil sindaco di Bari Antonio Decaro, presidente dell’Anci, dopo il varo del decreto.
E poi ancora la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha tuonato su Twitter: “I sindaci dovranno disporre chiusure e restrizioni Covid? Mancano dati, informazioni, forze ordine e strumenti adeguati alla richiesta.. Attendiamo di leggere dpcm”.
E infatti pare che il nuovo Dpcm pubblicato abbia modificato la parte in cui si demanda ai sindaci il potere di chiudere piazze e strade, facendo di fatto saltare questa parte: nella nuova versione non si parla più dei sindaci, ma si utilizza una formaula più generica.
La mediazione tra governo e Regioni ha trovato una quadra, anche se non con il pieno assenso di tutti i governatori: De Luca e Zingaretti, convinti che bisognava fare di più. Una linea abbastanza morbida insomma, nonostante l’esponenziale aumento dei contagi.
“Non possiamo perdere tempo, dobbiamo mettere in campo tutte le misure necessarie per scongiurare un nuovo lockdown generalizzato“, ha esordito il premier Conte, prima di enunciare tutte le regole che d’ora in poi varranno per tutto il territorio nazionale.
“Prestiamo massima attenzione alle persone con disabilità e le loro famiglie, saremo sempre vicini ai loro bisogni”. “La situazione è critica, il governo c’è, ma ciascuno deve fare la propria parte”, ha continuato il premier.
Ecco in breve tutte le nuove regole da seguire con il nuovo Dopcm anti-covid.
Nuovo Dpcm: regole sale bingo, bar e ristoranti
Bar, locali, gelaterie e ristoranti restano aperti dalle ore 5 fino alle 24, con consumo al tavolo. Tavoli con al massimo 6 persone. L’assenza di consumo al tavolo è consentita fino alle ore 18.
E’ obbligatorio per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Le consegne a domicilio sono sempre consentite. L’asporto fino a mezzanotte. Nessuna limitazione di orario è prevista in ospedali, aeroporti, ospedali.
Nelle sale bingo l’apertura è fino alle 21.
Dpcm 18 ottobre: piazze e strade chiuse dai sindaci?
Nella prima versione del Dpcm si dava potere ai sindaci di fermare la movida dopo le 21, qualora la situazione assembramenti fosse degenerata. A loro infatti veniva lasciata facoltà di chiudere vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento. Lo possono fare dopo le 21, consentendo l’accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle case private dei cittadini.
Dopo le accese proteste da parte dei primi cittadini italiani, è apparsa sul sito del governo la nuova versione del Dpcm, dove di fatto il riferimento ai sindaci è scomparso, ed è apparsa la più generica formula: “Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.
Dpcm 18 ottobre: regole piscine e palestre
Nonostante le tensioni avvertire nel corso della riunione di maggioranza, sono stati graziati cinema palestre e piscine, che restano aperti, ma dovranno applicare e seguire rigide regole e protocolli di sicurezza anti contagio.
Si darà una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza. Se questo non avverrà si chiuderanno queste attività.
Dpcm 18 ottobre: ampliato lo smart working
Uno dei problemi resta anche quello degli assembramenti e dei pienoni sui trasporti pubblici. Ecco perchè è stato deciso di portare lo smart working verso un ampliamento. Verrà spinto al messimo nel pubblico impiego e si cercherà di spingerlo anche nel settore privato.
Nella Pubblica amministrazione le riunioni si svolgono con modalità a distanza.
Dpcm 18 ottobre: regole per la scuola e didattica
La ministra della scuola, Lucia Azzolina, si è dichiarata contraria ai doppi turni (mattina e pomeriggio) nelle scuole e ferma sull’apertura in presenza della scuola. All fine la decisione è questa: l’attività didattica continua in presenza.
Per Istituti tecnici e professionali vengono favorite modalità flessibili, con ingresso a partire dalle ore 9 e se possibile con turni pomeridiani.
Le Università possono attuare piani in funzione delle esigenze.l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua in presenza. Per arginare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza.
Dpcm 18 ottobre: regole su sport
Vietato sport di contatto amatoriale e vietate gare e competizioni dell’attività dilettantistica. Consentita l’attività professionistica legata alle federazioni. In particolare sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP).
Consentita l’attività sportiva e motoria svolta in maniera individuale.
Dpcm 18 ottobre: regole su sagre, fiere e congressi
Vietate sagre e fiere locali. Consentite le manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali.
Da quando è in vigore il nuovo Dpcm 18 ottobre
Il Decreto è in vigore dal 19 ottobre, fatta salva la didattica. Le norme che rafforzano la didattica a distanza e gli orari scaglionati alle superiori, consentendo i doppi turni e stabilendo l’ingresso a scuola per i liceali non prima delle 9: questa disposizione varrà da mercoledì 21 ottobre.
Scarica qui il testo Dpcm 18 ottobre
VIDEO Conferenza stampa Giuseppe Conte sul Dpcm 18 ottobre
https://youtu.be/Yx0QO0dm23U
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