Domande a cui daremo una risposta nelle seguenti righe, al fine di porre in essere correttamente tutte le procedure necessarie.
Rispettare meticolosamente tutte le fasi di chiusura del rapporto di lavoro è di fondamentale importanza, in quanto in caso contrario si potrebbe verificare anche uno slittamento dell’erogazione primo assegno pensionistico. Andiamo quindi in ordine e vediamo tutto quello che c’è da sapere sulle tempistiche di erogazione dell’assegno previdenziale, a seguito di dimissioni dal lavoro.
Pensione: come e quando dimettersi
Pensione 2019, dimissioni da lavoro: condizioni
Innanzitutto, bisogna specificare che chi intende andare in pensione deve obbligatoriamente cessare l’attività lavorativa. Aspetto, questo, tra l’altro chiarito anche dalla giurisprudenza di merito (Cass. Sentenza n. 5052 del 15.03.2016).
Ma l’obbligo della cessazione del rapporto di lavoro vale per qualsiasi pensione diretta? La risposta è affermativa, poiché il predetto obbligo opera a prescindere dal trattamento previdenziale al quale si ha diritto (pensione di vecchiaia, pensione anticipata ecc.). Chiaramente, se il lavoratore ha più di un lavoro in essere è richiesta la cessazione di tutte le sue attività lavorative.
Sul punto, però, bisogna fare un distinguo tra lavoratori dipendenti e autonomi;
- per i primi, vale quanto appena affermato (ossia è necessaria l’interruzione del rapporto lavorativo);
- per gli autonomi, invece, così come per i parasubordinati (co.co.co.), non c’è bisogno della cessazione dell’attività lavorativa.
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Pensione 2019, dimissioni da lavoro: tempistiche
Già da queste prime battute è possibile comprendere che per ricevere la pensione, sia essa di vecchiaia o anticipata, è necessario dimettersi. Ma quali sono le tempistiche da rispettare? Entro quando bisogna darne comunicazione al datore di lavoro?
Ebbene, sul punto non esiste una norma che disciplina per tutti un termine preciso; in tal caso, infatti, bisogna fare riferimento al contratto collettivo di categoria applicato al lavoratore dipendente. È dunque quest’ultimo a stabilire con precisione il periodo di preavviso che bisogna rispettare.
Da notare che nessuna dimissione deve essere resa per ottenere la certificazione dei requisiti pensionistici, in quanto si tratta semplicemente di un documento con il quale il lavoratore certifica di aver diritto al trattamento previdenziale.
Pensione 2019, dimissioni da lavoro: come fare?
Una volta compreso che occorre cessare il rapporto di lavoro per accedere alla pensione, e che è necessario darne preventiva comunicazione dal datore al fine di rispettare il periodo di preavviso, risulta indispensabile comprendere come rendere le dimissioni.
Le modalità di dimissioni, a decorrere dal 12 marzo 2016, sono state radicalmente modificate. Da tale data, infatti, l’interessato deve esprimere la propria volontà di dimettersi in maniera telematica sul sito di cliclavoro. Si ricorda, al riguardo, che l’Inps (Messaggio n. 3755/2016) ha reso l’adempimento obbligatorio non soltanto per la generalità dei lavoratori, ma anche per i pensionati.
Sul modulo, in particolare, bisogna indicare la data di cessazione del rapporto di lavoro, ossia l’ultimo giorno di lavoro, che corrisponde al giorno precedente a quello indicato nella sezione “Data di decorrenza delle dimissioni /risoluzione consensuale” dello stesso.
Pensione 2019, dimissioni da lavoro: erogazione assegno
La decorrenza della pensione, ossia la liquidazione del primo assegno pensionistico, varia in base alla trattamento previdenziale richiesto, come di seguito indicato:
- pensione di vecchiaia: decorre dal primo mese successivo alla maturazione del requisito;
- pensione anticipata: decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti pensionistici;
- pensione “quota 100”: nel settore privato decorre dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti pensionistici, ovvero trascorsi sei mesi per quanto riguarda il settore pubblico;
- opzione donna: decorre dopo 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, ovvero trascorsi 18 mesi per le autonome;
- lavoratori precoci: decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti pensionistici;
- APE sociale: decorre dal primo giorno successivo a quello della presentazione della domanda di accesso al beneficio;
- pensione usuranti e precoci: decorre dal primo giorno successivo a quello della presentazione della domanda di accesso al beneficio.
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