Pensioni di invalidità 2019: tutti i nuovi importi aggiornati

Assegni più ricchi nel 2019 per chi percepisce pensioni di invalidità. Tali prestazioni, infatti, sono soggette alla rivalutazione – nella misura dell’1,1% – dell’indice dei prezzi al consumo Istat per le famiglie di operai e impiegati (FOI). In altre parole, siccome il costo della vista è aumentato dell’1,1%, l’INPS ha disposto un leggero aumento delle prestazioni assistenziali per adeguare il potere d’acquisto dei beneficiari.

I nuovi importi, vali a decorrere dal 1° gennaio 2019, sono stati confermati dall’INPS stesso con la Circolare n. 122 del 27 dicembre 2018. Vediamo quindi nel dettaglio tutti gli importi aggiornati al 2018 delle pensioni di invalidità.

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Pensioni di invalidità civile 2019

La pensione di invalidità civile è un sostegno economico riconosciuta ai mutilati ed invalidi civili con un’età ricompresa tra i 18 anni e i 67 anni. Si tratta di soggetti totalmente inabili al lavoro, vale a dire che abbiano una invalidità pari al 100%.

Per l’anno 2019 la prestazione è pari a 285,66 euro (nel 2018 era pari a 282,55 euro) ed è concessa per 13 mensilità per un valore annuo di 3.713,58 euro. Esso decorre dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’inabilità. La prestazione non è reversibile ai superstiti.

Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.847,67 euro annui (nel 2018 era pari a 16.664,36 euro annui).

Per chi presenta, invece, una invalidità civile parziale (dal 74% al 99%) il limite di reddito personale annuo che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.906,68 euro.

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Indennità di frequenza 2019

L’indennità di frequenza è una prestazione economica, erogata a domanda, finalizzata all’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino al compimento della maggiore età. Il beneficio spetta ai cittadini minori di 18 anni con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, nonché ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1.000, 2.000 hertz, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

Tale indennità, dal 2019, è aumentata da 282,55 euro a 285,66 euro e spetta per 12 mensilità. Il limite di reddito personale annuo che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.906,72 euro.

Pensione di invalidità 2019: speciale sordomuti 

Anche la pensione speciale sordomuti passa, a decorrere dal 2019, da 282,55 euro a 285,66 euro mensili. Mentre il limite di reddito da considerare per avere diritto alla prestazione è pari a 16.847,67 euro annui.

Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.847,67 euro annui.

In presenza di determinate condizioni [1] spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro.

Inoltre, nei casi in cui spetta il cosiddetto incremento al milione [2], l’incremento della maggiorazione è pari, dal 2019, a 365,28 euro.

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Indennità di comunicazione 2019

L’indennità di comunicazione è una provvidenza economica disciplinata dall’art. 4 della L. n. 508/88 a favore delle persone riconosciute sorde civili (sordità congenita o acquisita durante la crescita) indipendentemente dalla loro età e dal loro reddito.

Per l’anno 2019, l’indennità è pari a 256,89 euro.

Si precisa, a tal proposito, che l’indennità è compatibile:

  • con lo svolgimento di attività lavorativaanche in caso di ricovero presso un istituto pubblico;
  • conle prestazioni concesse a titolo di invalidità civile totale o di cieco civile (soggetti pluriminorati).

È incompatibile invece con invalidità di guerra, di lavoro o di servizio e con l’indennità di frequenza nel caso dei minori.

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Pensione di invalidità 2019 per ciechi parziali e assoluti

La pensione per ciechi parziali e assoluti, disciplinata dall’art. 8 della L. n. 66/1962, è una prestazione economica non reversibile. Ai fini del diritto e l’importo riconosciuto, bisogna fare una distinzione fra le due provvidenze economiche:

  • per i ciechi civili assoluti è riconosciuta una pensione di 308,93 euro (lo scorso anno era di 305,56 euro. Mentre il limite di reddito è di 16.814,34 euro. Possono accedervi soltanto chi ha raggiunto la maggiore età
  • per i ciechi civili parziali, invece, è riconosciuto un importo di 285,66 euro. Mentre il limite di reddito è lo stesso di quello previsto per i ciechi assoluti. Per quest’ultima prestazione non esiste alcun limite d’età.

Assegno per i decimisti e ventesimisti 2019

L’assegno per i decimisti è riconosciuto soltanto ai soggetti che hanno un residuo visivo non superiore (per ciascun occhio) ad 1/10, con eventuale correzione ottica.

Da quest’anno la somma erogata è passata da 209,70 euro a 212,01 euro mensili. Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari ad un massimo di 8.099,91 euro all’anno.

Per i ventesimisti, ossia coloro che hanno un residuo visivo in ciascuno degli occhi, con eventuale correzione di lenti, non superiore ad un ventesimo, per il 2019 l’indennità ammonta a 210,61 euro. In quest’ultimo caso, non esistono limiti di reddito per averne diritto.

Indennità di accompagnamento 2019

L’indennità di accompagnamento, disciplinata dalla L. n- 18/1980, è una prestazione di assistenza alla quale hanno diritto gli invalidi civili, residenti in Italia, totalmente inabili. Si tratta di persone che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, necessitano di un’assistenza continua.

Per il 2019 tale indennità ammonta a 522,03 euro e non esistono limiti di reddito per averne diritto. L’importo aumenta a 925,25 euro mensili per i ciechi assoluti.

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A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde.   Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.

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Daniele Bonaddio

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