Queste le principali misure del governo giallo – verde per contrastare una disoccupazione giovanile al 31% e un numero di NEET (coloro che tra i 15 e i 29 anni non studiano e non cercano nemmeno un’occupazione) che ha toccato quota 2 milioni.
Tutte le novità in Legge di bilancio 2019
Analizziamo nel dettaglio le misure contenute nel testo.
Bonus assunzioni 2019: proroga del Bonus Sud
Nella bozza si parla di 500 milioni di euro all’anno per il biennio 2019-2020 a sostegno di programmi nazionali e regionali che prevedano misure atte a favorire nei territori di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’assunzione a tempo indeterminato di:
- Soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni di età;
- In alternativa, chi ha 35 anni ma è privo di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Nonostante sulla misura dello sgravio e le condizioni per accedervi si attende il solito decreto ANPAL, in bozza si anticipa che l’esonero è cumulabile con quello previsto dal Decreto Dignità (articolo 1-bis, comma 1, D.L. n. 87/2018 convertito in L. n. 96/2018), che introduce dal 1° gennaio 2019 una riduzione del 50% per tre anni dei contributi previdenziali a carico del datore nel limite massimo di euro 3.000 annui. Il testo afferma che per il soggetto assunto con bonus Sud e sgravio del Decreto Dignità il datore beneficia di un esonero totale dal versamento dei contributi a suo carico nel limite di euro 8.060 annui.
Il bonus è riconosciuto nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato (cosiddetta regola del “de minimis”).
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La misura è naturalmente costruita sulla falsariga dell’incentivo previsto dall’ultima legge di bilancio (L. n. 205/2017), in favore dei datori di lavoro privati che nelle regioni del Sud assumono nel corso del 2018 a tempo indeterminato o in apprendistato professionalizzante lavoratori disoccupati di età compresa tra i 16 e i 34 anni o con età superiore purché privi di impiego da almeno 6 mesi. In questo caso l’esonero pari a 12 mesi riguarda il 100% dei contributi previdenziali a carico dell’azienda nel limite di 8.060 euro annui.
Bonus assunzioni 2019: bonus giovani eccellenze
Ai datori di lavoro privati che nel corso del 2019 assumono a tempo indeterminato neolaureati o dottori di ricerca è riconosciuto un incentivo sotto forma di esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico azienda, per un periodo di 12 mesi e nel limite di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata.
Le assunzioni devono riguardare:
- Giovani che abbiano ottenuto una laurea magistrale dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con voto pari a 110 e lode entro la durata legale del corso di studi, prima del compimento del trentesimo anno di età;
- Giovani in possesso di un dottorato di ricerca, ottenuto dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 e prima del compimento del trentaquattresimo anno di età.
L’esonero è esteso anche alle trasformazioni a tempo indeterminato avvenute nel 2019, fermo restando che i requisiti individuali devono essere posseduti alla data della trasformazione.
Incorre nella revoca del beneficio il datore che licenzi per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con l’esonero o altro soggetto impiegato nella medesima unità produttiva e con la stessa qualifica, nei 24 mesi successivi all’assunzione incentivata.
Parimenti, l’esonero non spetta ai datori di lavoro privati che nei dodici mesi precedenti l’assunzione abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nella stessa unità produttiva per la quale si intende procedere all’attivazione del rapporto incentivato.
Qualora l’azienda non fruisca interamente dell’esonero e lo stesso dipendente venga riassunto nel 2019 a tempo indeterminato da un altro soggetto, quest’ultimo potrà godere dello sgravio residuo.
A finanziamento dell’esonero sono destinate risorse per 35 milioni di euro all’anno nel 2019 e nel 2020.
Bonus assunzioni 2019: il fondo per incentivare l’assunzione di giovani
La Manovra con l’intento di dare attuazione alla riforma pensionistica denominata “quota 100” e per introdurre misure dirette ad incentivare l’assunzione di giovani istituisce presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un apposito fondo con una dotazione iniziale pari a 6,7 miliardi nel 2019 e 7 miliardi l’anno successivo. Gli interventi che attingeranno al fondo saranno oggetto di appositi provvedimenti normativi.
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