L’esempio più comune è il seguente: il passeggero ha acquistato il biglietto, fatto regolare check-in online e si presenta al gate d’imbarco in perfetto orario. Tuttavia, senza alcuna giustificazione, non gli è consentito l’imbarco in aereo. Se viaggi molto in aereo, probabilmente ti sei già imbattuto in questo tipo di problema, che effettivamente non è così raro come si potrebbe pensare. Vivere la delusione di “restare fuori dal portellone” è indescrivibile. Questo processo, non solo rappresenta una ingiustizia per i viaggiatori, ma significa anche creare stress e disagi sia in termini personali che lavorativi. Dal negato imbarco scaturisce un vero e proprio danno patrimoniale che può essere legato sia alla perdita di ore di lavoro che alla mancata conclusione di un affare. Ad ogni modo anche perdere dei giorni di vacanza in albergo, già prenotato e pagato, significa comunque perdere soldi. Per fortuna, anche in questo caso le compagnie aeree sono obbligate a risarcire i viaggiatori, anche se questi ultimi sono obbligati ad attraversare lunghi processi burocratici.
Ecco una descrizione tecnica dell’overbooking?
Spesso, le compagnie aeree mettono a disposizione più biglietti aerei di quanti ne sarebbero in realtà disponibili. Questo non accade solo con le compagnie Low Cost come EasyJet, Ryanair, Vueling e Volotea ma anche con le grandi compagnie nazionali, con prezzi dei biglietti decisamente maggiori. Chi pensa all’overbooking tende di solito ad associare il fenomeno a un errore di calcolo delle compagnie aeree, soprattutto a seguito di una vendita di biglietti incontrollata durante periodi promozionali, ma in realtà non sempre è così “ spiega Salvatore Pastore fondatore della start-up Flycare a tutela dei diritti dei passeggeri”
Infatti, alla sua base vi è spesso una tecnica commerciale, tesa a incrementare i guadagni migliorando il coefficiente di riempimento dei posti a disposizione con un sistema di prenotazioni che aumenti le probabilità che le stesse non vadano a buon fine per cambio di prenotazione, annullamento del volo, mancata presentazione al check-in.
Di conseguenza, la sola prenotazione non assicura la disponibilità del volo, che diventa certa solo a seguito di check-in ed emissione della carta di imbarco.
Cosa fare in caso di Overbooking e come evitarlo
Quando una compagnia aeree si trova a dover fronteggiare una situazione di overbooking, si affida al personale di terra al gate d’imbarco, il quale chiede ai passeggeri se c’è qualcuno che sia disposto a cedere il proprio posto aereo, in cambio di qualche beneficio. Si tratta di una procedura democratica, ma comunque snervante per chi vuole raggiungere quanto prima la meta desiderata. Se i passeggeri disposti a cedere il posto risolvono la situazione agevolmente, tutto si sistema nel migliore dei modi. Tuttavia, se questa situazione democratica non trova un risvolto positivo, gli ultimi della fila al gate vengono costretti a restare a terra.
In ogni caso, se si vuole evitare di restare vittima di questo fenomeno occorre seguire alcuni suggerimenti.
Innanzitutto, le probabilità di finire in overbooking sono molto maggiori per chi viaggia in classe economica, mentre si riducono sensibilmente per chi viaggia in business class o per chi è solito viaggiare sempre con la stessa compagnia aerea. Quindi, sarebbe utile perdere qualche minuto per dotarsi di una tessera di frequent flyer.
E’ chiaro che non tutti hanno la possibilità di viaggiare in business class. Il consiglio per tutte le tasche è quindi quello di fare il check-in il prima possibile, anche con largo anticipo.
Inoltre, è bene ricordare che la prenotazione di voli a tariffe super-scontate espone maggiormente al rischio di subire l’overbooking.
Come ottenere un rimborso per Overbooking
Il passeggero che rinuncia in maniera volontaria al posto aereo può scegliere tra:
- Il rimborso del biglietto entro 7 giorni;
- l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili, non appena possibile;
- l’imbarco su un volo alternativo verso la destinazione finale, in condizioni di trasporto comparabili, ad una data successiva di suo gradimento, a seconda delle disponibilità di posti.
Chi non accetta la “rinuncia al posto” ed è costretto a restare a terra contro la sua volontà, ha ancora più diritti:
- Tutte le possibilità sopra elencate offerte ai “volontari”;
- Assistenza in aeroporto, con pasti gratuiti;
- Risarcimento per il trasferimento dall’aeroporto in hotel;
- Costo per il pernottamento;
- Compensazione pecuniaria per overbooking aereo.
Risarcimento dovuto in caso di overbooking
- 250 € per tratte pari o inferiori a 1.500 chilometri;
- 400 € per tratte intracomunitarie oltre 1.500 chilometri e per tutte le tratte comprese tra 3.500 chilometri;
- 600 € per tratte superiori a 3.500 chilometri.
Per assistenza al passeggero si intende:
- Eventuali pasti e drink;
- Pernottamento in albero a seconda della durata dell’attesa;
- Trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;
- Due telefonate o messaggi via fax o e-mail.
Se tutti questi diritti non vengono riconosciuti o l’agenzia di viaggio con cui hai acquistato il biglietto, non ti offre alcun tipo di assistenza, puoi rivolgerti gratuitamente agli specialisti del settore che difendono i diritti dei passeggeri.
Il team di Flycare può farti ottenere il rimborso che ti spetta in tempi rapidi e in maniera del tutto gratuita, semplicemente compilando il modulo per scoprire a quale indennizzo hai diritto per overbooking.
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