La Corte di Cassazione è intervenuta annullando la la decisione della Ctr campana che aveva ritenuto legittimo l’avviso inviato da Equitalia per conto del Comune di Napoli per il pagamento della Tarsu relativa al 2008 ad una società alberghiera.
Secondo i giudici della suprema Corte la riduzione della tassa (non oltre il 40%) “spetta per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitamente istituito e attivato, non venga poi concretamente svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolamentari relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta; così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell’utente”.
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La tariffa ridotta, secondo i giudici, non va considerata con un risarcimento del danno causato dalla mancata raccolta, e nemmeno come sanzione per il Comune inadempiente, ma “al diverso fine di ripristinare, in costanza di una situazione patologica di grave disfunzione per difformità della disciplina regolamentare, un tendenziale equilibrio impositivo, entro la percentuale massima discrezionalmente individuata dal legislatore, tra l’ammontare della tassa comunque pretendibile ed i costi generali del servizio nell’area municipale, ancorché significativamente alterato”.
L’esonero dal pagamento della tassa o una sua riduzione vanno esclusi in caso di impedimenti o disfunzioni temporanee del servizio, mentre per legge, si ricorda nella sentenza, “in presenza di una situazione di disfunzione non temporanea, ma apprezzabilmente protratta nel tempo, la legge attribuisce all’utente, in presenza di una accertata emergenza sanitaria, la facoltà di provvedere a proprie spese con diritto allo sgravio parziale su domanda documentata”, fermo restando il diritto alla riduzione.
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La Tassa Rifiuti: aspetti economici, ambientali e tributari a carico delle imprese e dei cittadini
Il volume si propone un’agile analisi dell’imposizione collegata al servizio di smaltimento rifiuti nei Comuni italiani: dietro acronimi come TARSU, TIA, TARES e TARI si nasconde l’ambiguità di un esborso di denaro che il legislatore qualifica talvolta come “tassa” (esal- tandone la componente impositiva), talaltra come “tariffa” e dunque come corrispettivo di un servizio erogato da una municipalizzata, come avviene in molte città italiane per quanto riguarda le forniture di acqua, luce e gas. L’idea di una “tariffa puntuale” (in inglese “Pay as you throw”, ovvero “Chi inquina paga”), sembra attualmente rimanere sullo sfondo, implicitamente prendendo atto che la disorganizzazione sociale che pervade l’Italia vanifica per ora il proposito di far pagare in base all’utilizzo del servizio. I tentativi normativi di differenziare “virtualmente”, attraverso la composizione del nucleo familiare, o il tasso di occupazione degli immobili, la stima della quantità di rifiuti effettivamente prodotti sono in effetti elementi di personalizzazione ancora troppo deboli per spostare l’istituto dall’area del tributo a quella dei corrispettivi. Siamo quindi fermi ad un tributo «di scopo», in cui un utente che svuota la cantina accanto al cassonetto ed il suo vicino che separa scrupolo- samente i rifiuti vengono tassati tendenzialmente con gli stessi criteri. Il volume affronta il versante ecologico ed ambientalistico del tema rifiuti e della loro gestione virtuosa in Italia ed in Europa; ampio spazio viene riservato alla questione della corretta determinazione del tributo, degli errori statisticamente più frequenti originati dall’alto grado di tecnicalità della materia e dei possibili rimedi per esercitare il diritto/dovere di pagare il giusto.Marco Fosco, Dottore in Scienze economiche e fondatore del primo studio italiano specializzato negli ambiti di applicazione della Tassa Rifiuti su scala nazionale; imprenditore con esperienza ventennale nelle tematiche ambientali e i processi di recupero dei rifiuti applicabili alle aziende.Emiliano Limiti, Dottore in Economia aziendale alla “Sapienza di Roma”, esperto in tributi locali, ha maturato esperienza in particolare come funzionario responsabile del tributo per enti locali di rilievo nazionale, autore di diverse pubblicazioni e di numerosi articoli su riviste specializzate in materia tributaria.Simone Covino, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto tributario dell’impresa, già assegnista di ricerca presso l’Università di Roma – Tor Vergata. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste di settore e tenuto corsi e convegni in Italia e all’estero.
Marco Fosco, Emiliano Limiti, Simone Covino | 2017 Maggioli Editore
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