Sembra fantascienza, e invece tra pochissime ore anche nel nostro Paese esisterà la possibilità di collegarsi a un network di tutti, uguale per tutti e soprattutto gratuito, in grado di consentire l’accesso a internet, ai social e a tutti i servizi che si svolgono ormai eminentemente online.
Si tratta di un’innovazione non solo dal punto di vista logistico e informativo, ma anche per quello dei diritti, dato che nel 2011 le Nazioni Unite hanno dichiarato l’accesso alla rate Internet come un diritto universale, e che dunque ogni limitazione in tal senso costituisca una violazione della libertà dell’individuo.
Come noto, in varie città d’Italia è già possibile navigare in rete, soprattutto in certi punti strategici della mappa urbana, come le piazze, i centri storici o i centri di aggregazione come i palazzetti, i giardini e i parchi pubblici. Ma questa volta, la novità è che con lo stesso account sarà possibile entrare nella rete anche a distanza di centinaia di chilometri.
Sarà infatti disponibile a partire da domani, giovedì 13 luglio, sui principali store online come Google Play, Apple e Windows per cominciare.
Tutto ciò è possibile in virtù del progetto denominato appunto WiFi Italia, che inaugura la fusione di alcune esperienze locali, finalmente consociate in un’entità sovraregionale che ha l’ambizione di coprire l’intera penisola e le aree insulari.
A capo dell’iniziativa, il Ministero dello Sviluppo economico, quello dei Beni culturali, con la supervisione dell’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale. Destinatari dell’applicazione, non solo i cittadini italiani, ma anche gli stranieri, stanziali o di passaggio come i turisti. Tutto ciò, sarà parte integrante del piano di rilancio della banda larga su tutto il Paese, e insieme per favorire lo sviluppo turistico e ammodernare i servizi della Pa.
Per il momento, le zone interessate dal segnale saranno in Toscana, a cominciare da Firenze (comune e provincia) e Prato, alcune aree dell’Emilia Romagna, Milano, Roma (comune e provincia), Bari, la provincia di Trento, varie zone del Polesine in Veneto e anche nei locali delle Scuderie del Quirinale, il museo a Roma.
Questa rete internet “federata” si potrà realizzare grazie all’adesione di reti locali e regionali, che andranno a costituire la “sovrastruttura” nazionale.
In questo modo, l’Italia si avvicina a Paesi dell’Unione europea in cui molte zone sono coperte da un
Come funziona l’app
Accedere alla rete pubblica nazionale sarà semplicissimo. Una volta scaricata l’applicazione dal proprio negozio online, in base al sistema operativo del device in uso, si dovrà effettuare semplicemente l’accesso inserendo il proprio numero di utenza telefonica. Nient’altro: quando ci si troverà nei paraggi del segnale, il telefonino o il tablet entreranno in automatico alla rete e cominceranno a scaricare dati.
In base alla località di accesso, sarà possibile per gli enti locali divulgare messaggi specifici a tutti gli utenti connessi e di pubblico interesse, ad esempio circa lo sciopero dei mezzi, i lavori in un tratto stradale, o gli orari di apertura di una mostra.
Obiettivo più a lungo termine, invece, sarà quello di sfruttare le potenzialità – in gran parte ancora inespresse – dei big data, favorendo l’interscambio di informazioni tra fruitori delle offerte turistiche, istituzioni e tour operator così da generare un circuito virtuoso per la promozione dei luoghi di villeggiatura, storia e cultura in Italia.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento