Vediamo allora nel dettaglio cosa potrebbe cambiare per lavoratori e professionisti.
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Al via subito gli Indici di affidabilità fiscale
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Addio ai tanto contestati studi di settore già da quest’anno: la novità forse più attesa della manovra bis consiste nell’abolizione anticipata della misura e nella sua sostituzione immediata con i nuovi Indici sintetici di affidabilità (Isa). Gli Indici di affidabilità entreranno in vigore a partire dall’anno di imposta 2017.
Ricordiamo che gli Indici fiscali sono degli indicatori che, a differenza degli studi di settore, serviranno a valutare il grado di affidabilità di un contribuente su una semplice scala da 1 a 10. Le valutazioni saranno basate sui dati degli ultimi 8 anni di storia del contribuente e sull’andamento ciclico del mercato. I professionisti ad alto grado di affidabilità fiscale riceveranno vantaggi in materia di accertamenti e controlli.
Rimborsi Iva in soli 65 giorni
Altra importante novità fiscale riguarda i rimborsi Iva: uno degli emendamenti al decreto della manovra bis, già approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, prevede la riduzione dei tempi per ottenere l’accredito da 90 a circa 65 giorni. La nuova procedura abbreviata sarà operativa dal 1° gennaio 2018.
Il taglio dei tempi dei rimborsi Iva va in parte a contrastare gli effetti negativi dell’ampliamento dello split payment, esteso dalla manovra correttiva alle società controllate e ai professionisti. Lo split payment prevede che la Pubblica amministrazione non paghi l’Iva ai fornitori e la versi direttamente all’Erario. Gli emendamenti che in queste settimane proponevano l’esclusione dei professionisti da questo meccanismo sono stati bocciati dalla Commissione.
Le nuove tasse e le accise sulle sigarette
Già previsto dal testo originario del decreto legge l’aumento delle tasse sui giochi: da ottobre di quest’anno, la cosiddetta “tassa sulla fortuna”, che grava sulle vincite sopra i 500 euro con Gratta & vinci e Superenalotto raddoppia dal 6 al 12%. Sale poi dal 6 all’8% l’imposizione fiscale sulle vincite al Lotto, mentre il prelievo erariale unico passa dal 17,5 al 19% sulle slot e dal 5,5 al 6% sulle videolottery.
Aumenteranno anche le accise sui tabacchi, secondo un sistema che permetterà allo Stato di guadagnare 83 milioni di euro nel 2017 e poi 125 milioni, a regime, a partire dal 2018.
I voucher lavoro saranno reintrodotti?
Molto importante, infine, il dibattito sulla reintroduzione dei voucher lavoro, i buoni per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale aboliti pochi mesi fa.
Diversi emendamenti, presentati da tutte le forze politiche, prevedono il ripristino dei voucher in una forma o in un’altra, anche se solo in precise circostanze e senza le esagerazioni del passato. Un emendamento del PD che prevede l’introduzione del “libretto familiare” e di uno strumento simile per le imprese fino a 5 dipendenti è stato approvato dalla Commissione Bilancio. La retribuzione oraria sarebbe pari a 12,5 euro lordi (circa 9 euro netti), mentre il tetto massimo per aziende sarebbe pari a 5.000 euro (e 280 ore di lavoro) all’anno.
Per capire se i voucher saranno effettivamente reintrodotti, e se ci sarà qualche nuova forma di pagamento alternativa, bisognerà aspettare i prossimi giorni.
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