Pensioni 2017: ecco tutte le nuove possibilità di pensionamento

Redazione 29/12/16
La Legge di Stabilità 2017 ha notevolmente inciso sulla disciplina pensionistica: vengono ampliate categorie già previste, che si sommano a quelle nuovamente introdotte dalla manovra fiscale. Ogni categoria presenta caratteristiche e requisiti propri. Ecco riportate qui di seguito tutte le nuove forme di pensionamento accessibili dal 2017.

Pensione di vecchiaia

A seguito degli adeguamenti dei requisiti per la pensione alle speranze di vita, dapprima nel 2013, e poi ancora nel 2016, risulta che, dal 2017, i requisiti anagrafici per il conseguimento della pensione di vecchiaia sono i seguenti:

  • 66 anni e 7 mesi per lavoratori dipendenti del privato,
  • 66 anni e 7 mesi per lavoratori autonomi,
  • 66 anni e 7 mesi per lavoratrici del pubblico impiego,
  • 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome,
  • 65 anni e 7  mesi per lavoratrici del privato.

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Pensione anticipata ordinaria

Con le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2017, avranno diritto di accedere alla pensione anticipata:

  • Gli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi
  • Le donne con 41 anni e 10 mesi di contributi

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Ape volontaria

Vi accedono tutti coloro che abbiano maturato 20 anni di contributi e abbiano compiuto 63 anni d’età (contro i 66 anni e 7 mesi necessari ex l. 92/2012) possono ottenere un anticipo pensionistico il cui costo sarà rateizzabile in 20 anni.

Ape aziendale

I lavoratori dipendenti “in esubero” a seguito di crisi o ristrutturazioni aziendali che offrano la propria uscita dall’organico aziendale in cambio di un trattamento pensionistico anticipato del tutto sostenuto, in termini di costi, dall’impresa.

Ape sociale

Hanno diritto all’Ape sociale solo le categorie tassativamente individuate, ovvero:

– Disoccupati con almeno 30 anni di contributi, che non percepiscano ammortizzatori sociali (da almeno 3 mesi) e il cui rapporto di lavoro sia cessato per licenziamento collettivo, per giusta causa o tramite risoluzione consensuale nell’ambito di una procedura di conciliazione;

– Lavoratori con almeno 30 anni di contributi, invalidi almeno al 74%;

– Lavoratori con almeno 30 anni di contributi che abbiano accudito per almeno 6 mesi un familiare disabile grave convivente (coniuge o parente di 1°grado).

– Lavoratori con almeno 36 anni di contributi che per almeno 6 anni di vita lavorativa abbiano svolto attività gravose elencate nel d.lgs. 67/2011.

Pensione anticipata quota 41

Si pensionano con 41 anni di contributi le stesse categorie di lavoratori dell’Ape sociale, qualora siano anche “precoci”: devono aver versato almeno 12 mesi di contributi da lavoro prima del compimento del 19° anno di età.

Opzione donna

Ex L. 243/2004, estesa dalla Legge di Stabilità 2017, possono beneficiarne, avendo maturato i requisiti entro il entro il 30/07/2016 (non più entro 31/12/2015):

  • Le lavoratrici dipendenti con 35 anni di contributi, di 57 anni e 3 mesi d’età;
  • Le lavoratrici autonome con 35 anni di contributi, di 58 anni e 3 mesi d’età.

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Cumulo gratuito

Tutti i lavoratori con carriere discontinue, inclusi i professionisti, che abbiano versato contributi di lavoro presso diverse casse previdenziali, potranno riunire gli stessi contributi ai fini del computo di anzianità contributiva: il cumulo vale ai fini del raggiungimento del tetto richiesto per la pensione ordinaria di vecchiaia, ma anche per la pensione anticipata, d’inabilità e ai superstiti.

 Pensione contributiva

  • Chi ha 20 anni di contributi versati, un assegno pari ad almeno 1,5 volte il minimo, e l’età prevista per la pensione di vecchiaia;
  • Chi ha almeno 5 anni contributivi versati, e ha 70 anni e 7 mesi d’età;
  • Chi ha 20 anni di contributi versati, un assegno pari ad almeno 2,8 volte il minimo, e l’età pari a 63 anni e 7 mesi.

 

Redazione

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