Canone Rai 2017: come fare per non pagarlo?

Redazione 22/12/16
La Legge di Stabilità 2017 ha introdotto la riduzione del Canone Rai. Vediamo dunque cosa cambierà per la bolletta degli Italiani nel 2017.

Innanzitutto è stato ridotta la somma addebitata per il pagamento del Canone Rai, che da 100 euro scende a 90. La riscossione sarà distribuita in 10 rate, a partire da Gennaio e fino ad Ottobre dell’anno nuovo. Il canone per ciascuna di queste, quindi, ammonterà a 9 euro, in caso di bolletta mensile, e a 18 euro in caso di bolletta bimestrale. Si ricorda, infatti, che dopo la Legge di Stabilità 2016, il canone è addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica.

Per approfondire, speciale LEGGE DI STABILITA’

Chi è tenuto a pagare il Canone Rai?

È tenuto al pagamento del Canone Rai chiunque possieda un televisore o un apparecchioatto o adattabile alla ricezione dei canali Rai”. Non importa, infatti, se si possieda una tv di ultima generazione; né importa la frequenza con cui il contribuente segua i canali Rai. Ciò che rileva è il mero fatto di possedere nella casa di residenza una o più televisioni. Non rileverà nemmeno l’utilizzo alternativo che, eventualmente, si fa dell’apparecchio (ad esempio, l’uso come schermo di un pc).

Perlomeno, la tassa da pagare sarà unica, indipendentemente dal numero di televisioni a disposizione nella propria abitazione. Il conto su cui addebitare il canone sarà esclusivamente quello dell’intestatario del contratto della luce.Pertanto, chi riceva due bollette inclusive del canone Rai, intestate a soggetti della medesima famiglia, può chiederne il rimborso.

Chi è esente dal pagamento del Canone Rai?

Sono previste alcune categorie di soggetti esenti dal pagamento del canone Rai. Ad oggi, può non pagare:

  • Chi non possiede alcuna tv, ovvero alcun apparecchio “atto o adattabile alla ricezione dei canali Rai”.
  • Gli over 75, qualora presentino i requisiti seguenti:
  •  Non convivano con altro soggetto titolare di un reddito, escluso il coniuge;
  • Il reddito proprio, cumulato con quello del coniuge, non superi la soglia degli 8mila euro annui (innalzata dalla Legge di Bilancio 2016, da 6 mila 713 euro 98 centesimi annui).

Non ci sono altri metodi legali con cui sottrarsi al pagamento del canone de quo. È una tassa statale, e come tale deve essere versata. La pena è quella di subire azioni di recupero credito da parte della Agenzia delle Entrate, oltre che quella di essere sottoposti a sanzioni ed eventualmente a procedimento penale: l’evasione fiscale è infatti una fattispecie di reato.

Qual è l’unico modo per non pagare il Canone Rai?

I possessori di Pc, tablet e smartphone possono essere esonerati dal pagamento della tassa qualora i loro dispositivi non risultino dotati di sintonizzatore TV: questo, infatti, renderebbe possibile la ricezione del digitale terrestre o satellitare, rendendo gli strumenti informatici a tutti gli effetti delle televisioni.

Senza il sintonizzatore TV, i possessori di smartphone, tablet e Pc possono seguire i programmi radiotelevisivi in streaming tramite connessione internet, senza pagare il canone.

Per tutti gli aggiornamenti, CANONE RAI ESENZIONE E PAGAMENTO

Proprietario o Inquilino: chi paga?

Il soggetto passivo che deve il Canone Rai è colui che usufruisce materialmente della televisione. Per questo, in caso di appartamenti dati in locazione, sarà l’inquilino a dover versare il contributo. Questo anche qualora la bolletta elettrica arrivi direttamente al proprietario dell’abitazione affittata. Verosimilmente, l’affittuario estinguerà il debito di imposta tramite bollettino postale.

Come dimostrare di non essere in possesso di tv?

Il termine per inviare via posta la domanda di esonero, con dichiarazione di non detenzione della tv è scaduto il 20 dicembre. Adesso, l’unico modo per non pagare il canone non dovuto è quello di procedere all’invio della richiesta in via telematica: il termine entro cui compilare il modulo online è il 31 gennaio 2017.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate raccomanda caldamente di inviare l’autodichiarazione entro la fine del 2016: si cercherà in questo modo di evitare addebiti erronei e successive richieste di rimborso.

La procedura è la seguente: utilizzare autonomamente un’applicazione web disponibile sul sito della Agenzia delle Entrate, con le credenziali Fisconline o Entratel rilasciate dalla stessa Agenzia. Se necessario, ricorrere all’ausilio dei Caf o dei professionisti. Inoltre, è possibile inviare il modello con firma digitale tramite posta elettronica certificata all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.

La dichiarazione sostitutiva non veritiera comporta sanzioni anche penali (artt. 75 e 76 D.p.r. n.445/2000).

 

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