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Vediamo nel dettaglio i lavoratori che non possono accedere al nuovo cumulo contributi previsto dalla Riforma Pensioni.
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Cumulo gratuito dei contributi: quali lavoratori possono accedere?
Il nuovo cumulo è aperto a tutte le gestioni INPS e ai lavoratori autonomi, sono esclusi tutte le categorie che hanno una cassa previdenziale privata, nello specifico:
- avvocati, notai,
- architetti,
- commercialisti,
- consulenti del lavoro, psicologi,
- giornalisti,
- agenti e rappresentanti di commercio,
- dipendenti dell’agricoltura, attuari,
- chimici,
- agronomi e forestali, geologi,
- medici, infermieri, odontoiatri, biologi, veterinari,
- periti industriali, geometri, ragionieri.
Mentre, i lavoratori che hanno la possibilità di utilizzare il cumulo sono quelli iscritti:
- all’INPS,
- alla gestione separata e alle forme sostitutive dell’Ago,
- Inpdai, o Enpals (o altre forme di assicurazione generale obbligatoria).
Cumulo gratuito dei contributi e chi percepisce già la pensione
La Legge di Stabilità prevede altri limiti per chi desidera percepire il cumulo, come per esempio non può usufruire del suddetto chi gode già di una pensione. Ma è importante ricordare che decade un vecchio “blocco” rivolto a chi riceve una pensione di vecchiaia.
Infatti, la nuova Riforma Pensioni dà la possibilità – a determinate condizioni – di passare dalla ricongiunzione dei contributi alla nuova possibilità di cumulo, per chi matura la pensione di anzianità, quindi per gli uomini che hanno raggiunto 42 anni e 10 mesi, (41 anni e 10 mesi per e le donne)
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