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Tra i lavoratori impegnati in mansioni usuranti, a causa di parametri molto rigidi per l’accesso all’INPS, sono rimasti tagliati fuori dalle tutele previdenziali: muratori, personale sanitario, insegnanti, maestre d’asilo, macchinisti dei treni, addetti ai call center.
Lavori usuranti: chi è tutelato?
Non far parte della categoria da tutelare non è da sottovalutare perché i vantaggi di cui i lavoratori esclusi non potranno usufruire sono parecchi, primo fra tutto l’Ape gratuito.
Questo potrebbe incidere molto sulle loro casse, perché l’anticipazione pensionistica potrebbe arrivare a costare fino a 6-7% l’anno. Inoltre, se si rientra nella categoria delle attività usuranti, chi ha iniziato a lavorare da molto giovane potrà andare prima in pensione con 41 anni di contributi pagati.
Quindi, per chi non vi rientra le penalizzazioni per l’anticipo pensionistico non sono da poco, per questo i sindacati premono per includere nella categoria il maggior numero possibile di attività lavorative.
Scarica il pdf dell’accordo tra Governo e sindacati
Ape sociale: conseguenza negativa del pressing sindacale
A cosa porterebbe se i Sindacati riescono ad ottenere un allargamento dell’ingresso dei lavoratori nella categoria degli agevolati? Uno dei più grandi rischi è quello che i soldi a disposizione per la manovra possano terminare.
Infatti per la Riforma Pensioni sono stati previsti 6 miliardi in 3 anni; ampliare di molto la categoria dei lavoratori potrebbe portare alla conseguenza di lasciare senza stipendio e pensione molti di questi.
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