Ancora una volta, temi caldi della discussione saranno l’anticipo pensionistico Ape e la Quota 41.
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Di seguito prosegue l’approfondimento della nostra Redazione sulle ultime novità che riguardano le pensioni.
“Non vogliamo esodati dell’Ape”
E’ quanto dichiarato negli ultimi giorni dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che si è espresso a favore della riforma pensioni da inserire nella Legge di Stabilità 2017, senza però sottovalutare anche le conseguenze di questa manovra e i rischi che potrebbe comportare.
“Non vogliamo fare degli esodati dell’Ape”, ha dichiarato Poletti, ponendo l’accento sulla necessità di “un lavoro fatto bene tra Governo, INPS, INAIL e tutti gli enti interessati” per far sì che si abbiano tutti i numeri.
Quindi, lo slittamento dell’incontro finale tra Governo e sindacati potrebbe essere utile per approfondire meglio le proposte per il 2017 e così giungere ad un’intesa più proficua. Sarà possibile soltanto in questo modo, infatti, discutere dell’anticipo pensionistico in maniera soddisfacente, definendo “quante categorie saranno interessate all’Ape, dove queste iniziano a finiscono e quante sono le persone interessate”.
Perché investire sul lavoro aiuta i pensionati?
Nel discorso per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Sassari, è intervenuto sull’argomento anche il Presidente dell’INPS, Tito Boeri, affermando che in Italia vige una mentalità scorretta troppo concentrata sulle riforme per le pensioni e troppo poco su quelle dedicate ai giovani.
Boeri ha dichiarato che “Investendo sul lavoro si migliora anche la condizione dei pensionati, mentre non è sempre vero il contrario”. Secondo il Presidente dell’INPS, se gli investimenti sul lavoro aiutano anche i pensionati, bisogna “smetterla di penalizzare chi cambia lavoro” e abolire le ricongiunzioni onerose dei diritti pensionistici. Il sostegno al reddito in costanza di lavoro, invece, dovrebbe essere garantito soltanto ” in caso di crisi temporanee”.
Riforma pensioni: oggi verso un accordo scritto?
Cesare Damiano, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, sulla riforma pensioni per il 2017 ha espresso fiducia, sottolineando l’importanza dell’incontro definitivo con i sindacati di oggi e la necessità di arrivare ad un accordo scritto.
“Si tratta di un punto indispensabile”, ha dichiarato Damiano, “non solo perché scripta manent, ma perché senza un testo sarebbe impossibile una corretta trascrizione legislativa”. Non resta che attendere l’esito dell’incontro di domani per sapere se questa per i pensionati e per chi vuole andare in pensione potrà essere la volta buona.
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