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Esodati: verso l’Ottava salvaguardia?
Secondo i dati del Governo, infatti, sarebbero circa 15mila gli esodati che hanno fatto domanda di salvaguardia ma che sono rimasti esclusi per mancanza di requisiti. Probabilmente verranno decise proprio nel corso dell’incontro rimandato al 27 settembre le sorti dei lavoratori da inserire nell’ottava salvaguardia, essendo pronto in Commissione Lavoro il relativo disegno di legge.
Chi sono i nuovi beneficiari?
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In sede di interrogazione parlamentare il sottosegretario al Welfare, Massimo Cassano, ha illustrato i dati relativi ai soggetti esclusi dalle precedenti 7 salvaguardie per gli esodati. In base ad essi, quindi, i beneficiari della nuova salvaguardia, che ricordiamo è l’ottava, dovrebbero essere i seguenti:
1) 1.542 esodati con una contribuzione insufficiente per il diritto alla pensione;
2) 1.779 sprovvisti di una delle condizioni accessorie previste dai singoli provvedimenti;
3) 14.010 non ammessi alle precedenti tutele per via del fatto che maturano tardivamente il diritto all’assegno previdenziale. Si tratta di: 3.099 con decorrenza fra il 7 gennaio 2017 e il 2018 e ulteriori 10mila che maturano l’assegno fra il 2018 e il 2045. Ammontano a circa una decina i lavoratori che hanno decorrenza oltre il 2030, la maggioranza infatti (si parla di 9mila esodati) ce l’ha entro il 2025.
Decorrenza della pensione: una questione centrale
Proprio su questo aspetto il nuovo intervento di ottava salvaguardia dovrebbe allungare la rete. Il disegno di legge presentato alla Camera, e come detto ora in attesa in commissione Lavoro, prevede di tutelare all’incirca 32mila esodati, quelli che maturano la pensione entro il 2019, nonostante la decorrenza dell’assegno sia successiva a questa stessa data.
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