Sei per caso tra coloro che almeno una volta nella vita hanno fatto buoni propositi a capodanno, magari li hanno anche scritti e poi mesi dopo si sono accorti che era passato più tempo di quanto avessero immaginato senza fosse sia cambiato nulla?
Ti è mai capitato di entusiasmarti all’idea di un risultato che vorresti realizzare e poi di perderti per la strada?
Se hai risposto affermativamente da almeno una di questo domande, allora ti potrebbe interessare continuare la lettura di questo articolo per verificare se le tue strategie sono quelle giuste per far non ottenere risultati.
- Non definire dove vuoi andare veramente. Se non sai cosa vuoi, come fai ad ottenerlo? Immagina in grande, e lascia andare la fantasia, poi prendi un foglio di carta pennarelli colorati rappresenta il tuo futuro con parole e immagini come se l’avessi già realizzato (non importa sapere disegnare). Poi raccontalo a voce alta al te di adesso. Che effetto fa?
- Datti traguardi ambiziosi per impressionare gli altri e non per guidare i tuoi sforzi. Chi è che vuole veramente quei risultati? Sei veramente tu? Stai seguendo i tuoi sogni o le aspettative di qualcun altro? Con chi vuoi fare bella figura?
- Darti obiettivi che non dipendono da te. Se non dipendono da te non sono tuoi e tu non puoi decidere per qualcun altro. Cos’è invece che puoi ottenere tu?
- Nutri la tua mente di pensieri depotenzianti. Su cosa ti stai focalizzando? Su quello che vuoi o su quello che non vuoi? Sul passato o sul futuro? La mente è come un Taxi: ti porta dove le dici di andare.
- Sogna ad occhi aperti senza fare un piano di azione. Anche tu hai letto “The Secret” e hai capito che basta immaginare con costanza quello per trovartelo materializzato davanti a te. Però non è ancora successo niente. Come sarebbe fare un piano con i passi realizzativi?
- Perditi nella definizione dei minimi dettagli. Avere un piano di azione è importante, ma non sarà mai possibile prevedere tutto. Alle volte anche gli imprevisti possono rivelarsi opportunità insperate. Come sarebbe per una volta provare a lasciare andare il controllo e aprirsi all’imprevisto sapendo che lo sapresti gestire?
- Rimanda più che puoi e aspetta che ci siano tutte le condizioni perfette per agire. Cosa stai aspettando? Il momento giusto non ci sarà mai, come sarebbe fare un passo, anche piccolo e verificare come è andata?
- Fai quello che fanno tutti gli altri. Ognuno ha una propria meta. La tua è quella di tutti gli altri o stai semplicemente agendo secondo gli automatismi dell’abitudine, le convenzioni, o la consapevolezza? Le tue azioni ti stanno portando nella direzione che vuoi?
- Evita di fare delle scelte per non sbagliare. Non scegliere è come fare la scelta sbagliata. Qualsiasi scelta è sempre un passo avanti e se le cose non vanno come avresti voluto, sei sempre in tempo a correggere.
- Ascolta tutti quelli che ti vogliono dissuadere dal farlo. Tutti parlano “per il tuo bene”, ma non sono te. E se facessi come il ranocchio sordo che grazie a questo riuscì a fare ciò in cui non era mai riuscito nessuno?
- Attendi che qualcuno ti serva i tuoi sogni su un piatto d’argento. Credi che non stia a te fare quel passo per ruolo, per principio, per abitudine o per qualsiasi altro motivo. Questo significa mettere la propria vita nelle mani di qualcun altro. A chi stai delegando la tua?
- Fatti prendere dalla paura di non riuscire o di riuscire. È naturale avere paura. La paura spesso salva dai pericoli, ma non deve impedirti di agire, è tua alleata perché ti fornisce delle indicazioni. Da quali pericoli ti sta preservando? Cosa puoi fare per aggirarli?
- Resta nella tua zona di comfort e non prenderti dei rischi. La paura dell’ignoto, che potrebbe essere anche meglio della situazione attuale, spesso frena l’azione. Cosa potrebbe accaderti di peggio a fare un passo? E di meglio?
- Evita di provare. Ecco la strategia migliore per realizzare quello che temi quando hai paura di non riuscire. Non partire significa non arrivare!
- Vorresti ma non hai tempo. Non dedicare tempo, anche poco ogni giorno. per creare il proprio futuro, significa preferire passato. E tu cosa preferisci?
E se ritrovandoti anche solo in una di queste strategie ti è venuta voglia di riprovare, qual è il primo passo, anche piccolo, che puoi fare già da oggi?
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