E’ in arrivo uno sconto sulla TARI?
La risposta è affermativa per tutte quelle attività commerciali e industriali che producono generi alimentari.
Le stesse, infatti, in base ad una delle manovre volte ad incentivare la lotta agli sprechi previste dalla Legge n. 166 del 19 agosto 2016, in Gazzetta Ufficiale dal 30 agosto e in vigore a partire dal prossimo 14 settembre, potranno ricevere uno sconto sulla tassa sui rifiuti (TARI) se decideranno di cedere alcuni dei loro prodotti agli indigenti.
Se applicare, di volta in volta, la riduzione o meno saranno i singoli Comuni.
Per approfondire si consiglia lo speciale su TARI: SCONTI E AGEVOLAZIONI
Cosa prevede la Legge anti-spreco alimentare?
La legge anti-spreco (Legge n. 166/2016) è stata adottata per limitare lo sperpero nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti.
Questi obiettivi saranno perseguiti, in base alla normativa, anzitutto attraverso “il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari”, e dei prodotti farmaceutici, “a fini di solidarietà sociale, destinandole in via prioritaria all’utilizzo umano”.
Si accostano a queste due linee guida anche la promozione “del riuso e del riciclo” e l’attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori.
Cosa prevede la legge di Stabilità 2016?
Il percorso seguito dalla Legge n. 166/2016 era già stato, in parte, tracciato dalla Legge di Stabilità 2016, che aveva innalzato da 5 a 15mila euro il valore del cibo donato per il quale non si deve comunicare all’Agenzia delle Entrate, e punta a dimezzare l’ingente spreco, che in Italia si aggira intorno agli 8,4 miliardi di euro l’anno.
In Italia, la Legge anti-spreco arriva in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, e non prevede multe per le attività commerciali che rifiutano la cessione gratuita dei beni e si disfano del cibo in modo tradizionale.
Quali incentivi per le aziende?
Nonostante non siano previste sanzioni, la legge prevede incentivi economici per quelle aziende che decidono di aderire all’iniziativa.
TARI ridotta: di quanto?
Come anticipato sopra, l’iniziativa per lo sgravio fiscale è delegata ai singoli Comuni. La Legge anti-spreco, all’art. 17 prevede infatti che “il Comune può applicare un coefficiente di riduzione” della tariffa sui rifiuti “proporzionale alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione”.
Al momento, quindi, non si parla di numeri precisi, né di obbligo per le singole amministrazioni di applicare lo sconto sulla TARI in ogni situazione.
L’iniziativa, comunque, sta già raccogliendo numerosi consensi, a cui probabilmente seguiranno misure simili. Per la fondazione Banco Alimentare, infatti, la legge “rende l’Italia un Paese all’avanguardia in Europa e nel mondo”, e secondo il presidente della onlus Qui Foundation Gregorio Fogliani gli incentivi come quello sulla riduzione della TARI “farà certamente crescere il numero di locali disposti a donare e aumenterà le quantità di cibo salvato”.
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