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Di seguito forniamo un vademecum riassuntivo su come fare domanda e sui benefici spettanti agli aventi diritto.
PERMESSI LEGGE 104: CHI PUÒ RICHIEDERLI
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Possono richiedere i permessi retribuiti al proprio datore di lavoro, sia pubblico che privato:
– i disabili con contratto individuale di lavoro dipendente:
compresi ci sono anche i lavoratori part-time; esclusi, invece, i lavoratori autonomi e quelli parasubordinati, i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati in giornata, i lavoratori a domicilio e i lavoratori addetti ai lavori domestici e familiari.
– I genitori lavoratori dipendenti:
sia madre e/o padre biologici, che adottivi o anche affidatari di figli disabili in situazione di gravità, finanche non conviventi.
– Il coniuge lavoratore dipendente:
è escluso il convivente more uxorio; per convivenza, infatti, è qui intesa quella tra due persone che vivono insieme pur non essendo sposate.
– i parenti o affini entro il 2° grado lavoratori dipendenti:
quindi figli, fratelli, nipoti, nonni, suoceri, generi, nuore, cognati della persona disabile che con essa convivono;
– i parenti o affini entro il 3° grado lavoratori dipendenti:
quindi nipoti, zii, bisnipoti e bisnonni, qualora i genitori o il coniuge abbiano più di 65 anni oppure qualora si sia verificato il decesso o siano subentrate patologie invalidanti degli altri soggetti già menzionati.
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PERMESSI LEGGE 104: IN COSA CONSISTONO?
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PER I LAVORATORI DISABILI
Nei confronti del lavoratore disabile, i permessi retribuiti garantiti dalla legge 104 consistono in 3 giorni di riposo mensili oppure in riposi giornalieri della durata variabile da una a due ore.
PER GENITORI/FAMILIARI LAVORATORI
Riguardo invece ai genitori e ai familiari lavoratori, si effettua una specifica differenziazione sulla base dell’età anagrafica del soggetto assistito. Si tratta rispettivamente di:
– genitori con figlio disabile di età inferiore a 3 anni:
hanno diritto a prolungare il congedo parentale previsto fino a che il figlio compie 8 anni, per un arco temporale massimo di altri aggiuntivi 3 anni, a patto che il minore in questione non venga ricoverato a tempo pieno in istituti specializzati, o che, sempre in caso di ricovero, venga richiesta dai sanitari la presenza del genitore. Hanno, inoltre, diritto a 3 giorni di permesso mensile utilizzabili anche alternativamente; a riposi orari della durata di una o due ore giornaliere a seconda dell’orario lavorativo; si ricorda che tutti questi benefici non si possono cumulare;
– genitori con figlio disabile di età compresa tra i 3 e gli 8 anni:
hanno diritto a prolungare il congedo parentale previsto fino a quando il figlio compie 8 anni, per un arco temporale massimo di aggiuntivi 3 anni, a patto che il minore non venga ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, o che, in caso di ricovero, i sanitari richiedano la presenza del genitore. Hanno diritto a 3 giorni di permesso al mese utilizzabili anche alternativamente, non avendo però diritto a riposi orari giornalieri;
– genitori, coniuge e parenti di un soggetto disabile maggiorenne:
hanno diritto a 3 giorni di permesso al mese.
PERMESSI LEGGE 104: COME FARE DOMANDA?
Bisogna presentare apposita domanda sotto forma di autocertificazione dalla quale emergano le condizioni personali o quelle del familiare assistito, quindi:
– dati personali;
– relazione di parentela, affinità o coniugio;
– stato di handicap.
PUBBLICO
Le domande per godere dei benefici previsti dalla legge 104, per quanto riguarda il settore pubblico, vengono esaminate dai dirigenti dell’amministrazione di riferimento.
PRIVATO
Per quanto riguarda, invece, il settore privato, è necessario che la condizione di disabilità risulti dal relativo verbale compilato dall’INPS su domanda del soggetto interessato, previa visita medica di controllo. Inoltre, la domanda di permesso va inviata per mezzo di appositi moduli già predisposti nei quali segnalare la specifica tipologia di permesso che si intende usufruire.
DA QUANDO È VALIDA E QUANDO SCADE LA DOMANDA?
La validità della domanda scatta dalla data in cui viene presentata e non scade una volta che termina l’anno solare. Per comunicare eventuali cambiamenti circa le situazioni autocertificate nel modello di richiesta va fatto entro 30 giorni.
Nonostante la legge 104 non specifichi le modalità con cui richiedere i permessi con preavviso, nel caso questi vengano richiesti al datore di lavoro per tempo, quest’ultimo non ha la facoltà di poterli rifiutare. Al riguardo, infine, si ricorda che i permessi giornalieri non possono essere dilazionati in ore se questo può causare complicazioni organizzative o gestionali per l’azienda o l’amministrazione.
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