PER APPROFONDIRE SI CONSIGLIA DI LEGGERE: Bollo auto 2016: cosa succede se si dimentica di pagare? Termini di prescrizione
Di seguito si riportano guida pratica sulle modalità da seguire e modulo di richiesta in autotutela con il quale il contribuente può chiedere all’Amministrazione finanziaria il riesame di un atto che appunto è ritenuto da correggere o da annullare.
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BOLLO AUTO 2016: QUANDO SCADE?
Circa il versamento del bollo auto quest’ultimo può essere richiesto non oltre 3 anni a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui sarebbe dovuto avvenire il pagamento. Per quanto riguarda, quindi, il versamento del bollo nel 2016, la prescrizione viene a compiersi consecutivamente alla data del 31 dicembre 2019.
Facendo riferimento al medesimo computo quest’anno si sono prescritti i bolli che dovevano essere corrisposti nel 2012 oppure negli anni antecedenti.
Attenzione, però, perché nel suddetto periodo si richiede che nei confronti del contribuente non siano stati notificati atti interruttivi della prescrizione, come ad esempio la cartella di pagamento di Equitalia, in quanto hanno l’effetto di fa cessare il termine facendolo così decorrere nuovamente dall’inizio.
BOLLO AUTO 2016: PER QUANTO TEMPO SI DEVONO TENERE LE RICEVUTE DI PAGAMENTO?
Una volta intervenuta la prescrizione del diritto alla riscossione le ricevute di pagamento possono essere buttate dal momento che il contribuente, intenzionato a contrastare l’eventuale pretesa di pagamento da parte dell’amministrazione, si potrà limitare a far rilevare il decorso dei tempi massimi.
Si consiglia comunque di conservare, per una questione di scrupolo, le suddette documentazioni anche per un periodo un po’ più lungo rispetto a quello previsto per la prescrizione in quanto risulta sempre più semplice ottenere l’eventuale annullamento di una cartella esattoriale avendo conservato la relativa ricevuta di avvenuto versamento piuttosto che non eccependo la prescrizione.
BOLLO AUTO 2016: COME CONTESTARE LA RICHIESTA DI PAGAMENTO?
Si può fare ricorso alla Commissione Tributaria entro i termini di impugnazione della pretesa di pagamento. Tuttavia si può comunque optare, preventivamente, per la presentazione della richiesta di esercizio dell’autotutela con la quale, come detto, il contribuente può chiedere all’amministrazione finanziaria l’annullamento della richiesta di pagamento o lo sgravio della cartella.
BOLLO AUTO 2016: COME CONTESTARE LA RICHIESTA DI PAGAMENTO ANCHE A TERMINI SCADUTI?
Si può presentare la domanda in autotutela anche nel caso in cui i termini per impugnare l’accertamento emesso dalle Entrate siano scaduti. In questa circostanza, è previsto l’obbligo, nei confronti dell’Agenzia, di annullare il provvedimento.
Si ricorda, però, che l’annullamento in autotutela di un provvedimento è un’azione che cade nella discrezionalità dell’ufficio competente che, infatti, ha anche facoltà di rigettare la richiesta avanzata dal contribuente. Contro la pretesa, quindi, bisognerà fare ricorso dinanzi al giudice tributario (Commissione tributaria), avviando la fase di mediazione.
ECCO IL VOLUME CON TUTTE LE ISTRUZIONI PRATICHE SU CONTESTAZIONE, AUTOTUTELA E RICORSO:
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