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In attesa dei bandi, per la precisione 3: uno per la scuola d’infanzia e primaria, uno per quella secondaria di I e II grado e l’ultimo per il sostegno, si sintetizzano di seguito le istruzioni che gli aspiranti docenti della nuova scuola dell’infanzia dovranno tenere a mente circa la rispettiva preparazione professionale e il ruolo che andranno a ricoprire.
CONCORSO SCUOLA 2016: QUALE FORMAZIONE DEVE AVERE IL DOCENTE NELLA NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA?
1) La Formazione iniziale
I criteri direttivi per la formazione iniziale degli insegnanti sono espressamente previsti nella legge di riforma ove è ribadito che:
– la formazione iniziale è di pari dignità e durata per tutti i docenti e si svolge nelle università presso i corsi di laurea specialistica con accesso programmato, con individuazione delle classi e dei corsi di laurea specialistica anche di interfacoltà o interuniversitari finalizzati alla formazione dei docenti;
– che l’accesso ai corsi di laurea specialistica è subordinato al possesso dei requisiti minimi curricolari, individuati per ogni classe, di abilitazione;
– che l’esame finale per il conseguimento della laurea specialistica ha valore abilitante con possibilità di accesso nei ruoli organici del personale docente delle istituzioni scolastiche previe specifiche attività di tirocinio e stipula di appositi contratti di formazione-lavoro.
Nel contesto del profilo professionale terminale va anche inserita la preparazione di tutti gli insegnanti per il trattamento dei soggetti con disabilità e delle diversità culturali.
Lo spazio delle scienze dell’educazione costituisce, inoltre, il secondo elemento costitutivo della formazione iniziale ed in servizio dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
2) La formazione in servizio
La nuova scuola dell’infanzia, ad oggi, esige operatori scolastici professionalmente preparati, con richieste di utilizzo di nuove tecnologie, nuovi metodi e soprattutto innovativi strumenti di educazione.
In base alla nuova legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione sancita dal Governo Renzi, Min. Giannini del luglio 2015, la formazione in servizio dei docenti diventa addirittura obbligatoria, permanente e strutturale, da definire da parte delle istituzioni scolastiche coerentemente con il piano triennale dell’offerta formativa.
Dal personale docente, oggi, non possono essere ignorati i grandi temi della pedagogia e della didattica generale come:
– la psicologia dell’età evolutiva;
– la conoscenza dei ritmi dello sviluppo infantile;
– i problemi umani e sociali più emergenti;
– le tematiche correlate alla nuova organizzazione della vita scolastica e delle nuove attività educative, come la programmazione collegiale, la conoscenza psicologica dei bambini, l’inserimento degli alunni disabili, i mezzi di comunicazione di massa, l’utilizzo dei sussidi didattici, la collegialità, la collaborazione e la disponibilità.
3) La preparazione psicologica del docente di scuola d’infanzia
Il problema della conoscenza psicologica dell’alunno ai fini della valutazione e agli interventi adeguati, oggi è ritenuto basilare anche perché sarebbe impossibile impostare una programmazione didattica nella sezione-classe senza conoscere i soggetti destinatari, sia singolarmente che nella loro globalità.
La preparazione psicologica del docente deve riguardare la conoscenza di:
– i momenti del processo evolutivo;
– il valore delle differenze individuali;
– il valore dell’incidenza dei fattori di ordine socio-culturale per quanto attiene soprattutto la motivazione ad apprendere, la conoscenza psicologica delle capacità, dei bisogni e degli interessi di tutti gli alunni.
PER SAPERE TUTTO SUL RUOLO ED I CRITERI RICHIESTI PER UNA CORRETTA PREPARAZIONE PROFESSIONALE DEL DOCENTE NELLA NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA SI CONSIGLIA IL SEGUENTE VOLUME:
PER SAPERE TUTTO SULLE AVVERTENZE GENERALI PER TUTTE LE CLASSI DI CONCORSO SI CONSIGLIA IL SEGUENTE VOLUME:
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