Concorso Scuola: come superare le prove? Tutto su come preparare una lezione

Redazione 08/02/16
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In attesa dell’emanazione dei 3 bandi del concorso scuola 2016, prevista in settimana e ritardata in quanto il Governo ha ritenuto necessario bandire il concorso solo ad approvazione ultimata del nuovo regolamento sulle classi di concorso, la nostra Redazione fornisce, di seguito, tutte le istruzioni per superare la prova scritta ed orale.

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Così come anticipato dallo stesso sottosegretario, Davide Faraone, le prove saranno basate su aspetti didattici metodologici e non nozionistici, quale conseguenza anche di uno specifico ordine del giorno approvato dalla Camera rivisto l’allegato A, allo scopo di evidenziare maggiormente il carattere delle prove ed il rispettivo rapporto con i contenuti, anche al fine di rendere gli stessi più omogenei tra i vari ambiti disciplinari.

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PROVE: QUALI NOVITA’?

Tra le novità trapelate, in riferimento ai quesiti di lingua straniera, Faraone ha specificato che non sarà accolto il dimezzamento del numero di domande di lingua. Relativamente poi al punteggio di servizio ha affermato che non è accogliibile in toto, ma in misura contenuta.

Considerando che si tratta di un concorso per soli docenti abilitati, non viene prevista nessuna prova preselettiva, e le prove scritta e orale saranno basate su competenze professionali, riconoscimento di un dottorato, punteggio di servizio, punteggio specifico per il TFA e SFP.

COME ORGANIZZARE E GESTIRE UNA LEZIONE EFFICACE?

– Lezione frontale

In tutte le scuole di ogni ordine e grado, la lezione classica, cosiddetta frontale, deve avere le seguenti caratteristiche:

1) esposizione prevalentemente o esclusivamente verbale;

2) esposizione continuativa, con spazio finale riservato alle domande di chiarimento dei partecipanti.

Durante lo sviluppo dei moderni modelli pedagogici, ci si è resi conto tuttavia che tale metodo didattico presentava alcuni inconvenienti, pertanto se ne modificò la struttura.

– Modelli più dinamici di fare lezione

L’esempio su tutti di tali modelli è quello messo a punto da J. G. Umstadtt, autore del celebre Secondary school teaching, il quale divide l’insegnamento in 4 momenti fondamentali:

1) introduzione: durante la quale il docente deve presentare l’argomento oggetto dell’insegnamento;

2) esecuzione: consiste in un lavoro di ricerca individuale/di gruppo, o in una discussione o ancora in un’attività che permetta al discente di acquisire padronanza con la materia in esame;

3) integrazione: durante la quale i lavori dei singoli individui o gruppi vengono presentati all’intera classe per poterne sintetizzare i passi più significativi rispetto all’oggetto di studio;

4) valutazione complessiva dell’attività svolta e pianificazione dei successivi passi da compiere.

QUALI DEVONO ESSERE GLI OBIETTIVI DELLA LEZIONE?

La classificazione più diffusa divide gli obiettivi formativi in:

1) sapere: modifica delle conoscenza;

2) saper fare: modifica delle capacità;

3) sapere essere: modifica degli atteggiamenti.

Tra gli obiettivi dell’apprendimento, invece, figurano:

1) acquisizione di conoscenze teoriche;

2) acquisizione di capacità operative;

3) acquisizione di capacità intellettuali di fare e risolvere;

4) acquisizione di capacità intellettuali di comprensione di fenomeni complessi;

5) acquisizione (o modifica) di comportamenti interpersonali.

PER SAPERE TUTTO SU COME PREPARARE UN CORRETTO MODELLO PER L’ORGANIZZAZIONE DELLA LEZIONE SI CONSIGLIA IL SEGUENTE VOLUME:

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