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Tra gli arredamenti agevolabili figurano anche gli elettrodomestici di classe A+, i forni di classe A e le attrezzature elettriche che riportano l’etichetta che indica l’efficienza energetica; sono invece escluse le pavimentazioni, anche se quelle isolanti o radianti possono comunque rientrare negli interventi di efficientamento energetico, nei restanti casi possono invece confluire nella categoria delle ristrutturazioni. Finanziabili anche i costi di trasporto e montaggio, a condizione però che siano saldati nella stessa modalità che viene stabilita per gli arredi.
Per il bonus mobili giovani coppie la soglia massima della spesa agevolabile slitta da 10mila a 20mila euro, duplicando di conseguenza anche la detrazione d’imposta (essendo pari al 50% dei costi sostenuti) che passa da 5mila a 10mila euro. Il bonus viene ripartito in 10 anni. Per ciò che concerne invece i pagamenti, si richiede che vengano eseguiti sempre con un bonifico bancario o postale “parlante”, vale a dire contenente la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva dell’impresa.
E’ importante segnalare come la mancanza dei suddetti requisiti precluda la fruizione dell’incentivo, sia per gli arredi che per gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione energetica. I bonus previsti dalle precedenti disposizioni normative non hanno ricevuto una conferma senza limiti, essendo stati prorogati soltanto per un anno (fino al 31 dicembre 2016). Di conseguenza saranno finanziabili gli interventi effettuati entro questa data.
L’incentivo, in tal caso, equivale ad una detrazione dalle imposte dei costi sostenuti, rispettivamente pari al:
- 50% per gli arredi e le ristrutturazioni;
- 65% per gli interventi di efficienza energetica dell’immobile, incluse le parti condominiali, gli infissi, le caldaie e le schermature solari.
Anche lo sgravio per gli interventi antisismici e la messa in sicurezza degli edifici, pari al 65%, ha ottenuto la proroga per un altro anno, ciò nonostante per usufruire della detrazione l’edificio in questione deve trovarsi in una zona a rischio sismico 1 oppure 2.
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