Per approfondire leggi anche: Voluntary disclosure: in attesa della proroga, tutte le regole per una corretta adesione
I chiarimenti da parte del sottosegretario sono giunti per superare, una volta per tutte, l’intoppo causato da alcuni passaggi della relazione tecnica al decreto di proroga del programma di emersione dei capitali, al riguardo infatti dovrebbe essere presentato oggi, in sede di conversione del decreto al Senato, un apposito emendamento.
Ammontano a più di 63mila le domande di voluntary disclosure presentate al 30 settembre e “ad oggi sono verso le 70mila”. Lo ha riportato Zanetti chiarendo che, rispetto al gettito previsto nel decreto legge di 1,4 miliardi, la cifra alla data del 30 settembre si attestava a “1,9 miliardi e ora sale ancora”.
Gli 1,9 miliardi sono stati confermati anche dal viceministro dell’Economia, Luigi Casero, durante il question time in commissione Finanze alla Camera. Casero ha spiegato come le oltre 60mila istanze presentate entro la prima scadenza per la voluntary, ora prorogata al 30 novembre, “recano maggiori imponibili dichiarati per gli anni di imposta dal 2010 al 2013 per circa 1 miliardo di euro per le imposte sui redditi, circa 4 miliardi per le imposte sostitutive delle imposte sui redditi, circa 284 milioni di imposta regionale sulle attività produttive, circa 137 milioni per l’imposta sul valore aggiunto, circa 4,9 milioni per le maggiori ritenute e 43,6 milioni per i contributi previdenziali”.
L’Agenzia delle Entrate ha effettuato tale stima avvalendosi di aliquote medie cautelative; dunque il gettito potrebbe anche salire soprattutto a causa degli accertamenti imminenti da parte dell’amministrazione finanziaria che scatteranno sulle autodichiarazioni dei contribuenti decisi a fare rientrare i capitali.
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