Insomma, le settimane in arrivo saranno un grande banco di prova sia per le riforme che il governo ha varato nei mesi scorsi – e sta ancora cercando di completare, con la delega fiscale che dovrebbe essere prorogata di almeno sei mesi.
Ma le giornate alle porte saranno anche un test importante per professionisti, sostituti d’imposta, centri di assistenza fiscale e contribuenti tutti, che si troveranno alle prese con la nuova dichiarazione dei redditi.
L’aggiornamento, infatti, riguarda anche gli autonomi: nonostante il governo abbia annunciato di attivare il 730 in forma precompilata, nella nuova Certificazione unica saranno comprese anche le partite Iva, che fino al 2014 hanno compilato il modello Unico per la rendicontazione contabile.
Come si nota nel modulo diffuso dalle Entrate, infatti, il documento consta di due sezioni ben distinte, una per i lavoratori dipendenti e dunque relativo al classico 730, e l’altro per gli autonomi, dunque erede del vecchio modello Unico.
Come compilare la Certificazione Unica
A entrambe le categorie viene chiesto di riempire in tutti i suoi campi la categoria corrispondente allo stato del contribuente, inserendo ritenute, acconti del dichiarante e del coniuge, crediti non rimborsati, oneri detraibili o deducibili, previdenza complementare e via dicendo.
Andrà identificato, naturalmente, il sostituto d’imposta, sia per la stesura della Certificazione, che per la destinazione del 5 per mille Irpef.
Per i lavoratori dipendenti, il termine di ricezione della Certificazione unica è il 28 febbraio, mentre per tutti, l’invio alle Entrate è fissato al prossimo 9 marzo.
Ulteriori indicazioni, da parte dell’Agenzia, hanno comunque specificato che le certificazioni contenenti redditi esclusivamente non dichiarabili con il 730, non subiranno sanzioni nel 2015 per il mancato invio entro i termini previsti.
Per gli altri, sarà concesso un periodo di 5 giorni – dunque entro il 12 marzo – al fine di correggere eventuali imperfezioni.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento