Dopo un intervallo in cui si sono svolte le votazioni sulla mozione di sfiducia al ministro dell’Interno Alfano – che non è passata – dunque la Camera ha ripreso i lavori sul decreto giustizia, arrivando alla conversione in legge definitiva a pochi giorni dalla scadenza.
La volontà di approvare in fretta il testo, blindato con la questione di fiducia a smorzare qualsiasi possiblità di modifica, deriva infatti dall’imminente decadenza della riforma, che avrebbe concluso i propri effetti di decreto d’urgenza mercoledì prossimo 12 novembre, qualora fosse stato mancato l’appuntamento con la conversione in norma tout court.
E invece, tramite il ricorso alla fiducia, il governo è riuscito a portare al traguardo anche questo provvedimento, dopo lo Sblocca Italia, che introduce diverse novità in ambito del processo civile, dell’arbitrato, del ruolo degli avvocati e delle ferie ai magistrati. La conversione in legge del decreto 132 sblocca anche molte norme contenute nel testo che, malgrado l’inserimento nel testo a effettività immediata, erano rimaste sospese per via della transitorietà inscritta nel testo originario del decreto, che ne rinviava l’entrata in vigore piena solo nel momento di conversione completa.
Ora, dunque, tutte le novità contenute nella riforma diventano effettive, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista per i prossimi giorni, quando, cioè: solo da quel momento la riforma inizierà a sortire i primi, veri effetti sull’ordinamento della giustizia.
Le ultime novità della legge
Il testo approvato è quello già licenziato, sempre tramite voto di fiducia, nei giorni scorsi dal Senato. Da allora, il testo è rimasto immutato, portando così alla conversione in legge.
QUI LO SPECIALE CON TUTTE LE NOVITA’ CONTENUTE NEL DECRETO 132
Da segnalare, anche il sopraggiunto divieto di testimonianza scritta anche nei processi civili, mentre si allarga il campo del divorzio breve in sede di definizione della separazione, che arriva a includere anche i matrimoni in presenza di figli ancora in minore età. Sicuramente, la novità più importante per lo smaltimento dell’arretrato civile è quella di poter ricorrere all’arbitrato sia in primo che in secondo grado.
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