Le ultime che arrivano dai corridoi istituzionali, però, parlano di un testo ormai prossimo all’agognata pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che ne segnerebbe l’entrata in vigore immediata.
Secondo le ultime ricostruzioni, infatti, il decreto sblocca Italia sarebbe in procinto di ricevere la bollinatura della Ragioneria di Stato per poi essere dirottato al Quirinale per la firma del presidente Napolitano.
Un iter, insomma, ancora non concluso, che potrebbe portare alla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta la prossima settimana, se dal Colle arrivassero nuovi rilievi, con un ritardo record di quasi 20 giorni dall’ok pronunciato dal governo.
Negli ultimi giorni, si erano fatte largo voci che volessero proprio il Quirinale impegnato in una duplice battaglia su riforma della giustizia e sblocca Italia, i due decreti approvati dal governo e mai arrivati in pubblicazione nell’organo ufficiale dello Stato.
In realtà, sembra che ancora al presidente della Repubblica non sia arrivato nessun decreto sblocca Italia, dal momento che i ministeri impegnati, in primis quello delle Infrastrutture, ne starebbero ancora definendo i contorni prima dell’accertamento delle coperture.
E i dettagli che emergono parlano di un provvedimento molto più leggero di quello inizialmente approvato dal governo. Dopo la proroga del bonus mobili alla legge di stabilità, infatti, altri capitoli annunciati in Cdm e, ora, apparentemente persi per strada, sarebbero il regolamento unico edilizio standard, uguale per tutti gli enti comunali, o, ancora, sarebbe a rischio anche la misura che dovrebbe rendere più agevoli i lavori da svolgere in casa, con un solo documento per l’avvio dell’intervento conservativo.
Sul fronte delle coperture, dovrebbe essere confermato invece il bonus del 20% di deduzioni sull’acquisto di nuove abitazioni e la mette in affitto per almeno otto anni a canone concordato e cedolare secca.
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