Si tratta di un elenco di circa 2mila Comuni, dunque circa uno su quattro. Molti Comuni, poco meno di 4mila, hanno rinviato la decisione sull’imposta relativa alla prima casa in seguito alle elezioni amministrative che hanno cambiato giunte e consigli comunali.
Il governo si è impegnato con gli enti che non hanno deliberato l’aliquota per una riscossione nei mesi prossimi, probabilmente tra ottobre e dicembre, quando il pagamento della Tasi andrà completato, così come accaduto fino allo scorso anno con l’Imu.
Imu che, in realtà, non è sparita, ma rimane in vigore per i possessori di seconde e terze case, così come avvenuto fino al 2013. A cambiare le carte in tavola, per le abitazioni principali, era stata la legge di stabilità che, a fine anno, aveva definito l’arrivo della Iuc, la nuova imposta unica comunale che andrà a soddisfare il fabbisogno di servizi indivisibili gestiti dai Comuni e, insieme, sostituirà la Tares sulla raccolta dei rifiuti.
L’incombenza per i Comuni è quella del prossimo 31 luglio, quando, cioè andranno chiusi i bilanci comunali: a questo proposito, l’auspicio dell’Anci e dei Comuni che non hanno deliberato le nuove aliquote e che, quindi, nelle prossime settimane non potranno passare a riscuotere l’importo, vengano almeno parzialmente “rimborsati” da un anticipo governativo.
A questo proposito, ecco la lista completa elaborata da Confedilizia.
Vai alla lista completa dei Comuni dove si pagherà la Tasi
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento