Eppure, non c’è solo l’amarezza di essere stati completamente ignorati, malgrado le numerose richieste anche da parte dei sindacati: ora, sembra che le pensioni potranno tornare a essere il “bancomat” per finanziare tutte le misure ancora sprovviste di idonea copertura.
In particolare, tra quelle annunciate dallo stesso Renzi a ruota del Consiglio dei ministri, si tratterebbe dell’atteso incremento delle buste paga a coloro che guadagnano meno di 1500 euro netti al mese, che dovrebbe portare circa 80 euro in più a ogni lavoratore, per un totale di 10 milioni di persone coinvolte.
L’esborso dovrebbe chiedere al governo una copertura di circa 10 miliardi di euro, la cui provenienza, al momento, non è ancora stata resa nota in maniera ufficiale e definitiva.
Nelle ultime ore, però, ha preso sempre più corpo l’ipotesi che, a fare da forziere per la politica economica del governo, possano essere i pensionati i quali, invece qualche novità sulla propria situazione, potrebbero trovarsi obbligati a elargire risorse per incrementare gli stipendi dei lavoratori dipendenti.
E non è tutto, sebbene in prima battuta l’impressione era che i destinatari della misura di prelievo straordinario potessero essere solo i pensionati d’oro, pare che a rientrare tra le grinfie del Tesoro possano rientrare tutti i pensionati che percepiscano almeno duemila euro al mese lordi di pensione.
Se così fosse, ovviamente, saremmo di fronte a un intervento che riguarda una parte consistente dei pensionati italiani: la possibilità di un così vasto coinvolgimento ha già fatto scattare sull’altolà i sindacati che, dopo aver accolto positivamente le misure sul lavoro, sono tornati a preoccuparsi dei più anziani che l’occupazione l’hanno ormai abbandonata da tempo.
Ancora, nessuna novità sotto il sole per chi spera di arrivare in tempo breve alla pensione: in particolare, i Quota 96 che attendono il via libera per l’ammissione al trattamento coi requisiti pre Fornero, devono ancora attendere. Con la certezza che i pensionati non sono, momentaneamente, al centro dei pensieri di questo esecutivo.
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