Questa volta, però, a differenza del primo passaggio al Senato, la Commissione bilancio ha prodotto una versione della nuova finanziaria, senza obbligare il governo a presentare un maxiemendamento con tanto di voto di fiducia al seguito. Ora, verosimilmente, la scelta è ricaduta sulla questione di fiducia al governa per la semplice ragione di ridurre le tempistiche di approvazione del ddl.
Già lunedì 23, infatti, la legge tornerà al Senato, dove dovrebbe ricevere il via libera definitivo se, come appare verosimile, non subirà ulteriori ritocchi.
In questo senso, assume primaria rilevanza il pacchetto di misure introdotte alla Camera che, con ogni probabilità, andranno a costituire la versione definitiva della legge di stabilità 2014.
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