Nuvoloni scuri sulla finanziaria, non solo per i tempi di approvazione, ma anche per le bocciature in serie che la maggioranza ha riscosso nelle ultime ore ai suoi emendamenti. Anche per questa ragione, il ministro Franceschini, annunciando la decisione sulla fiducia, ha rimarcato che il voto servirà anche da verifica sulla tenuta delle larghe intese, in un’aula, al Senato, dove i numeri si sono improvvisamente ridotti, a seguito della fuoriuscita di Forza Italia – Pdl.
Così, adesso anche nelle commissioni c’è vita dura per la maggioranza, che ha proprio negli emendamenti della finanziaria il primo banco di prova per la propria tenuta. E i risultati non sono confortanti, con il Pd che, in aggiunta, vota spaccato, forse per lanciare un avvertimento al premier Enrico Letta dopo il richiamo all’ordine sulla questione Cancellieri.
Il governo, nello specifico, è andato sotto sul tema dell’autonomia gestionale sulla manutenzione degli immobili da parte della polizia di Stato, dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco, un provvedimento che abolirebbe la gestione unica da parte del demanio. Secondo le ricostruzioni, però, l’emendamento sarebbe stato approvato con i voti di Nuovo centrodestra (il partito degli ex Pdl guidati da Alfano), Forza Italia e Lega Nord, con il Pd e Scelta civica che si sarebbero opposti.
Destino simile per l’emendamento sulle sigarette elettroniche, con il Pd che si è fatto portavoce della modifica alla tassazione, senza però votarla direttamente in commissione, pur avendo ottenuto l’ok delle altre forze politiche, incluso il MoVimento 5 Stelle. Così, il governo ha chiesto una sospensione dell’esame alla legge, per ritrovare l’unità perduta.
In quest’ottica, dunque, ecco l’annuncio del ministro Franceschini sulla legge idi stabilità: non solo una fiducia in riferimento ai tempi, ormai strettissimi, in cui andrà varata l’approvazione, ma anche una conta generale interna ai partiti di maggioranza a supporto dell’esecutivo alle prese con la legge più delicata.
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