Il primo scaglione si è avvicinato al punto d’arrivo con l’invio delle prime 65mila lettere, che hanno assicurato ai destinatari l’ufficialità di accoglimento della domanda di trattamento pensionistico.
A questo proposito, l’Inps ha recentemente comunicato che, riguardo di una categoria dei prossimi salvaguardati, quelli cioè che abbiano fatto accesso ai fondi di solidarietà entro il 4 dicembre 2011 (sia prestazione straordinaria che tramite accordi collettivi), i post disponibili sono esauriti. Sold out per i 19.130 posti riservati dal governo a questa categoria di esodati, insomma.
Tempi più lunghi, invece, per la seconda tranche di lavoratori sprovvisti di tutela, quelli cioè previsti ex decreto legge spending review, che aggiungevano ai primi 65 mila altri 55mila estromessi dal recinto previdenziale.
Per costoro, tutto lascia intendere che si proceda verso un rinvio, dopo la scadenza del termine, per le aziende, di indicare i nomi degli ex dipendenti in possesso dei requisiti per rientrare sotto il “paracadute di Stato”.
A questi continui stop and go, si è aggiunta, nelle ultime settimane la circolare 1500 sempre dell’Inps, che ha indicato di non adottare provvedimenti di reiezione per l’accesso al trattamento pensionistico per quanto riguarda le domande di pensione pervenute nel primo quadrimestre del 2013.
I decreti salva esodati
Gli ultimi documenti
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