Un risultato sensazionale se pensiamo alla differenza fra le forse in campo; infatti centrosinistra e centrodestra si presentano in coalizione, ed è in sostanza questo che gli permette di rimanere in vantaggio sul M5S che, però, a livello numerico paga un dazio relativo ponendosi come la vera forza politica del Paese in questo momento, superando, cosa impensabile alla vigilia, il Pd nelle preferenze che era tornato ad essere il primo partito italiano dopo la caduta dei consensi del Pdl di Berlusconi.
I commenti di Grillo, l’unico leader ad aver parlato dopo il risultato delle urne, sono entusiastici “abbiamo fatto le prove generali e sono finiti e lo sanno“. Dunque il messaggio “mandiamoli a casa” trova una nuova forma ma resta forte e chiaro nelle parole del leader del movimento 5 stelle che rilancia una proposta di rinnovamento della classe politica proponendo il voto a 16 anni e l’entrata in Parlamento a 18 anni, sottolineando come questo accada già in Europa.
Quello che forse è più importante, per l’elettorato del M5S, ma anche per gli altri partiti politici, soprattutto il Pd che ha tentato già in nottata una timida apertura per un governo d’intesa, è la dichiarazione di Grillo su possibili alleanze “noi entriamo dentro e non pensi di fare inciucetti inciucini perché saremo una forza straordinaria” e prosegue ” saremo 110 dentro e qualche milione fuori”. Poi chiude con una battuta ironica “mi chiedo dove ci collocheranno nell’ambito del Parlamento…spero dietro ognuno di voi, spero che dietro ognuno di voi ci sia uno di noi che vi dia uno scappellotto”.
Qui il pdf con tutte le liste degli eletti alla Camera del Movimento 5 stelle.
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