Certo, talvolta alcuni esponenti particolarmente in vista trovano la ribalta mediatica professandosi a favore o contro temi spinosi come i diritti di omosessuali o immigrati; o ancora, inerpicandosi per un sentiero scivoloso come l’eutanasia, quando non trattando delle pillole contraccettive.
In linea generale, però, soprattutto in riferimento alle formazioni più in vista e dalla portata più ampia, è quasi impossibile dire che siano portatrici di una visione univoca sul tema. Basti pensare al Pd, dove da anni si sfidano la componente più laica e quella di matrice cattolica, o, ancora, a quella del Pdl, dove le opinioni più libertarie – pur presenti, anche se in forte minoranza – sono finite regolarmente oscurate dall’ala più conservatrice.
Dunque, è interessante capire, sui programmi elettorali, quali frange siano state prevalenti in merito alla posizione assunta da partiti, movimenti e coalizioni sul tema dei diritti civili. Si saranno imposte le correnti più garantiste? Oppure quelle affini al mantenimento dello status quo sui temi eticamente sensibili? Vediamo.
Centrosinistra. Il Partito democratico, alla guida della coalizione “Italia. bene comune” mette i temi etici al centro della propria agenda. Sulla spinta delle posizioni di Nichi Vendola, leader di Sel, entro i primi cento giorni si propone di varare una legge sulle coppie di fatto che introduca il riconoscimento di rapporti tra persone anche dello stesso genere sul modello tedesco, bloccando, invece, l’accesso alle adozioni per conviventi omosex. Nel programma, si parla apertamente di una norma anti-omofobia. Parallelamente, verrà approvata, nel calendario di inizio legislatura del centrosinistra, una legge che introduca il principio dello ius soli, con il principio di cittadinanza italiana per chi nasce nel territorio. Quindi, passando all’etica, nella carta d’intenti della coalizione si parla della presentazione di un nuovo testo di legge sul testamento biologico.
Centrodestra. La sortita di Berlusconi, risalente a qualche settimana fa, su una possibile apertura alle coppie gay ha trovato strada sbarrata sul programma ufficiale del Popolo della Libertà. La stesura conclusiva dei punti programmatici dello schieramento capitanato dal Cavaliere, però, ha escluso in maniera assoluta questa possibilità. Nessuna traccia anche di proposte di cambi di direzione sul piano etico: gli accenni a “la difesa e il sostegno alla famiglia, comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna” o, ancora alla necessità di mettere nero su bianco “tutela della vita”, valgono al pari di un preciso impegno programmatico. Anche sulla fecondazione assistita, il polo berlusconiano esprime con forza la propria contrarietà, al pari della legge per aprire alla cittadinanza degli immigrati, dove è naturalmente la posizione inflessibile della Lega Nord a risultare determinante.
Centro: Mario Monti e i suoi alleati sono favorevoli – come proposto già dal ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi – al riconoscimento dei diritti di cittadinanza ai piccoli nati da genitori extracomunitari su suolo italiano. Riguardo la famiglia, nell’Agenda Monti si ribadisce la centralità del ruolo della donna, ma nessun accenno alla possibilità di riconoscimento al diritto di convivenza tra cittadini omosessuali. Riguardo testamento biologico e fecondazione, viene assunta una posizione “pilatesca”: si lascia facoltà di espressione al nuovo Parlamento. L’appoggio dell’Udc non può essere stato ininfluente.
Sinistra: la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia fa dei diritti uno dei pilastri del proprio programma. In particolare, si afferma che la lista guidata dal pm sia favorevole a una “società della differenza“, esprimendo una totale disponibilità a riconoscere i diritti delle coppie di fatto, etero e omosessuali, così come all’allargamento delle prerogative per gli immigrati: “Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti”.
MoVimento 5 Stelle: il soggetto politico guidato da Beppe Grillo dedica particolare attenzione al tema del fine vita e alle modalità di terapia del dolore, proponendo di “Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e simili)”, promuovendo la ricerca sulle malattie rare, con possibilità di destinare l’8 per mille alla ricerca medico scientifica e, contestualmente, favorendo i trasferimenti all’estero in mancanza di possibilità sul territorio italiano. Sugli stranieri, si propone l’insegnamento gratuito per i minorenni, mentre per chi richiede la cittadinanza esso dovrà essere obbligatorio. Quindi, il suggerimento dei 5 Stelle è di potenziare il ruolo dei consultori, mentre viene tralasciata la questione delle coppie di fatto, anche se sui forum si chiede di introdurre prima del voto una proposta di legge ad hoc, una norma anti omofobia e una carta di diritti per i cittadini stranieri conviventi con partner italiano.
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