E’ stato direttamente il Guardasigilli Paola Severino a trasmettere il paper al Consiglio superiore della magistratura, che esaminerà il quadro della nuova geografia della giustizia italiana per poi esprimersi a riguardo.
Insomma, ancora non è detta l’ultima parola, ma cominciano a prendere forma le proporzioni degli esuberi ravvisati dai tecnici del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria di via Arenula, che hanno setacciato gli organici di tutta Italia per bilanciare eventuali sperequazioni o sprechi di risorse.
Per riprendere il filo, basti ricordare che, nella manovra della spending review, il sistema giustizia era uscito tutt’altro che indenne, con la soppressione di 667 Giudici di pace, 220 sezioni distaccate, 31 Tribunali e 31 Procure.
Una cura pesante, per il comparto della giustizia, che ha introdotto la media di un giudice per 11.745 abitanti di media sul territorio naizonale, anche se restano notevoli differenze tra un caso e l’altro, basti pensare a Reggio Calabria, dove siamo appena al di sopra dei 5mila abitanti per toga oppure, in misura opposta, a Monza, dove si passano i 20mila cittadini per giudice.
Per tarare la distribuzione delle risorse sul territorio, poi, si sono presi in considerazione anche dislivelli sull’operatività – e sul carico di lavoro – tra tribunali contigui o, in caso, attivi su aree simili per superficie e popolosità.
Tra le maggiori città, a farne le spese peggio è sicuramente Milano, che vede decurtarsi 32 giudici e 11 pubblici ministeri. Musica simile a Napoli, dove saltano 29 giudici e 10 pm.
Altre città dove gli organici verranno profondamente ristretti, Torino (meno 20 giudici e 7 pm), Roma (meno 10 giudici e 3 magistrati) e Palermo (meno 13 e 12), dove il rapporto giudici-pm è il più basso d’Italia, pari a 1,74.
Tra Tribunali e Procure, però, c’è anche chi ci guadagna, e parecchio. E’ il caso del nuovo Tribunale di Napoli Nord, che fa letteralmente il pieno di toghe, arrivando a guadagnare ben 80 giudici e 30 magistrati. File ingrossate anche a Busto Arsizio, dove arrivano 11 giudici e 4 pm.
Per tutte le altre sedi, le variazioni saranno nel novero di qualche unità, dagli 8 giudici in meno a Potenza fino ai 3 pm in meno riservati a una città metropolitana come Genova.
I prossimi passi saranno, per il neonato Tribunale di Napoli Nord, la definizione delle sezioni coi relativi incarichi dirigenziali, per poi arrivare all’individuazione di tutti i Giudici di pace da eliminare per sempre dalla cartina della giustizia italiana.
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