Questa riscrittura reca in sé, per i contribuenti, un lato decisamente positivo ; dal 2013, infatti, l’imposta non potrà aumentare oltre lo 0,96%, garantendo quindi uno sconto di almeno lo 0,1% sull’aliquota dei tanti proprietari che in questi mesi hanno visto la propria richiesta essere spinta al massimo consentito dalla richiesta comunale, ossia l’1,06%.
Allo Stato, d’altro canto, sarà riservato il gettito degli immobili strumentali alle imprese, degli alberghi e dei fabbricati produttivi in agricoltura; i proprietari dovranno erogare l’imposta all’erario in ossequio all’aliquota base attuale dello 0,76%. In realtà, su questi immobile sarà possibile usare l’unica rimanente condivisione di gettito fra Stato e sindaci, perché quest’ultimi potranno esercitare una maggiorazione dello 0,3% (anche in questa circostanza, dunque, il nuovo tetto massimo è stabilito allo 0,96%).
La correzione alla legge di Stabilità, quindi, elimina uno degli elementi maggiormente controversi della nuova imposta municipale e con l’aggiustamento delle aliquote massime conferma il fatto che il gettito in comproprietà tra Erario e sindaci ha rappresentato una spinta al rialzo per il contro presentato ai contribuenti.
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